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Forze nell’ordine negli ospedali. La soddisfazione di Omceo Roma e Opi Roma: “Il Governo ci ha ascoltati. Ai candidati alla Regione chiederemo prevenzione”

Magi e Zega: “Siamo ben contenti. La frequenza delle aggressioni rendeva urgente questa misura, è anche una risposta alla nostra domanda di sicurezza”. Adesso: “Bisogna pensare ad estirpare la malattia: occorre un cambio di paradigma nella organizzazione della sanità regionale”, è la richiesta ai candidati alla Regione Lazio di una “sanità preventiva, proattiva e territioriale” . Magi ha anche ringraziato Schillaci e Piantedosi.

19 GEN - “Siamo ben contenti dell’annuncio che in diversi ospedali di Roma e provincia saranno ripristinati i posti di polizia. La frequenza delle aggressioni a danno del personale sanitario rendeva urgente questa misura, che è anche una risposta alla nostra domanda di sicurezza più volte sollecitata”. Lo hanno dichiarato il Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma Antonio Magi e il Presidente dell’Ordine degli Infermieri di Roma Maurizio Zega.

“Al tempo stesso – proseguono i presidenti Omceo e Opi Roma -, non dobbiamo dimenticare che l’aumento intollerabile degli episodi di violenza nei nosocomi è anche dovuto all’assenza di strutture territoriali in cui i cittadini, con problemi non in emergenza, possono ricorrere. I presidi di Polizia sono un’indispensabile cura dei sintomi, ma bisogna anche pensare ad estirpare la malattia”. In che modo? “Occorre a nostro avviso un vero e proprio cambio di paradigma nella organizzazione della sanità regionale; e questo, in pieno accordo, intendiamo segnalare a chi si candida alla guida della Regione. Ancora una volta, è una sanità preventiva, proattiva e territoriale, quella che evitando affollamenti e stress di ogni genere può liberare dalla pressione attuale gli ospedali, garantendo a sanitari e pazienti condizioni migliori”.

Il presidente Magi ha quindi ringraziato per la scelta il Governo: “Sono estremamente soddisfatto che prima il ministro della Salute e ora il ministro dell’Interno abbiano compreso le difficoltà presenti negli ospedali e il pericolo che corrono tutti gli operatori nel fare il proprio lavoro. È davvero un segnale importante di attenzione verso i sanitari in un momento molto difficile. Sarà certamente un buon deterrente per quanti, invece di farsi curare, si recano in ospedale per picchiare i sanitari”.

“Questa scelta – prosegue Magi - è un segnale importante che nasce non solo nel segno dell’attenzione nei nostri confronti ma anche con la volontà di coinvolgere le forze dell’ordine in situazioni che, in caso di violenza sugli operatori sanitari, prevedono la denuncia d’ufficio. La legge, quindi, c’è ma viene poco applicata, probabilmente perché scarsamente conosciuta dagli operatori. Con la presenza della polizia, tutto questo diventerà certamente più semplice”.

“È dunque un’ottima notizia - sottolinea il presidente dell’Omceo Roma - anche perché i posti di polizia erano pronti. I sanitari sono molto contenti di quanto deciso dal governo: è davvero una grande attenzione da parte della politica nei confronti del nostro lavoro. Siamo stati ascoltati”. Al tempo stesso “non possiamo certo pensare di mettere poliziotti ovunque, ma spero che tutto questo si possa implementare ulteriormente, come ho suggerito, anche presso i poliambulatori e presso gli ambulatori dei medici di medicina generale, con l’ausilio di telecamere e applicazioni che lo stesso sanitario che si trovi sotto minaccia o vittima di violenza può attivare in un momento di difficoltà”.

Lorenzo Proia

19 gennaio 2023
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