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Assolti i vertici del Gruppo Ini, archiviate accuse di truffa a Ssn su cure ai pazienti oncologici 

La vicenda era partita nel 2018, con accertamenti sulla struttura di Grottaferrata per verificare se fossero stati richiesti rimborsi per interventi e prestazioni diverse da quelli realmente effettuate. “Restituita piena dignità a grandi professionisti e a un’azienda” dopo anni di “violento accanimento mediatico che ha comportato enormi danni reputazionali i cui effetti sono incalcolabili”, commenta l’azienda.

24 GEN - Il Gruppo Ini è stato assolto dall’accusa, scattata nella struttura di Grottaferrata (Roma), di aver truffato il Sistema sanitario nazionale lucrando sui pazienti oncologici con la richiesta di rimborsi al Ssn per prestazioni e interventi non effettuati. Il Tribunale di Velletri ha archiviato tutte le accuse. Ne dà notizia lo stesso Gruppo in una nota.

“Nessun reato quindi e accertata l’innocenza dei vertici del Gruppo Ini che manifesta la piena soddisfazione per l’esito di una vicenda giudiziaria che finalmente restituisce piena dignità a grandi professionisti e a un’azienda che da oltre 75 anni rappresenta l’eccellenza della sanità laziale”, si legge in una nota.

Il Gruppo Ini sottolinea come “in questi lunghi anni, soprattutto nell’ultimo, Ini è stato vittima di un violento accanimento mediatico che ha comportato enormi danni reputazionali i cui effetti sono incalcolabili. Nonostante la volontà di screditare il Gruppo, non è mai mancato il sostegno dei tanti onesti collaboratori impegnati quotidianamente nei reparti e la fiducia dei pazienti che hanno continuato a scegliere Ini Grottaferrata per le cure oncologiche. L’auspicio è che ora prevalga l’onestà intellettuale e che venga dato pari risalto alla notizia dell’archiviazione, con la stessa evidenza data allora all’accusa, notizia che ha occupato intere pagine sulla stampa”.

Resta ancora aperta una parte della vicenda che riguarda le cure urologiche, sulla quale il Gruppo Ini ribadisce “la propria fiducia nella giustizia ed è certo che, sarà fatta piena luce sui tanti aspetti strani di questa vicenda”. E cita “in primis i motivi per cui sedicenti funzionari dell’amministrazione regionale della precedente Giunta avrebbero intrattenuto rapporti con un carabiniere infedele e un ex sindacalista condannati a 6 e 5 anni per i ricatti alla proprietà del Gruppo, come risulta dalle intercettazioni agli atti di quel processo. Si dovrà spiegare inoltre perché l’oggetto di quelle conversazioni fosse l’annullamento dell’accreditamento dell’Ini Grottaferrata”.

“Certamente – conclude la nota - il processo farà luce su questi aspetti restituendo dignità e integrità morale a tutte le persone del Gruppo Ini, le cui vite sono state sconvolte da questa inchiesta”.

24 gennaio 2024
© Riproduzione riservata

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