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Indennità Pronto Soccorso. Regione Lazio conferma la sospensione: “Pronti ad erogare le risorse una volta sottoscritto il Contratto”   

La Regione ha risposto oggi in Aula a una interrogazione e riferito che 7 Regioni hanno già proceduto all’erogazione dell’indennità per il 2023 e il 2024, ma anche confermato la sospensione, in attesa della sottoscrizione del Ccnl del comparto. Mattia (Pd): “Dalla stessa risposta si evince, però, che non c’è motivo di aspettare. Il problema è meramente politico e non normativo”. LA RISPOSTA DELLA REGIONE

12 MAR - Nonostante le diffide da parte delle sigle dei sindacati FP CGIL, UIL FPL, FIALS, NURSING UP e COINA relative alla presunta indebita sospensione dell'erogazione dell'indennità di Pronto Soccorso, nelle quali si esorta la Regione a revocare la sospensione e dare indicazioni alle Aziende di procedere con l'erogazione, la Regione Lazio conferma la sospensione dell’erogazione di tale indennità per gli anni 2023 e 2024 e precisa che “le risorse saranno prontamente erogate nelle modalità che verranno indicate nel CCNL di comparto una volta sottoscritto dalle Organizzazioni maggiormente rappresentative”. È quanto si legge nella risposta della Regione a una interrogazione discussa oggi in Aula del Consiglio regionale.

Una risposta che ricostruisce la vicenda, dalla sottoscrizione dell’accordo nel dicembre 2024 allo stop all’erogazione decisa lo scorso febbraio, fino al successivo parere dell’Aran. Niente da fare, dunque. I professionisti del Lazio dovranno aspettare la firma del nuovo Contratto.

La risposta della Regione non ha però convinto Eleonora Mattia, consigliera del Pd e prima firmataria della interrogazione. “Non c’è motivo di aspettare l’entrata in vigore del nuovo CCNL per erogare l’indennità di Pronto Soccorso a medici e operatori sanitari per gli anni 2023-2024, come ha invece sostenuto la Giunta Rocca, rispondendo oggi in aula ad una mia interrogazione, e richiamando il parere dell’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), che tra l’altro non è vincolante ma ha solo un valore orientativo, a dimostrazione che il problema è meramente politico e non normativo”, commenta Mattia a margine della seduta. “Come infatti ricorda la stessa risposta della Direzione Salute della Regione Lazio, riportata in Aula – aggiunge Mattia - , l’indennità di Pronto Soccorso è stata finanziata con la Legge Nazionale 234/21, sulla base dei valori già previsti dal vecchio CCNL 2019-2021 e attualmente in vigore, mentre solo in un secondo momento, con la legge 197/22, sono state stanziate le ulteriori risorse che incrementano lo stanziamento preesistente. Proprio l’ARAN scrive nel suo parere che l’utilizzo delle ‘ulteriori’ risorse andrebbe ridefinito alla luce del nuovo CCNL. – spiega Mattia - Pertanto, la Regione Lazio può intanto pagare subito l’indennità di Pronto Soccorso per gli anni 2023-2024 con i fondi del 2021 basandosi sul CCNL in vigore, così come già fatto da altre 7 Regioni in Italia”.

“Se la Giunta Rocca vuole fermare l’emorragia di medici, infermieri e operatori sanitari che emigrano all’estero in cerca di migliori condizioni di lavoro, non basta garantire la sicurezza nei Pronto Soccorso di Roma e del Lazio per prevenire le aggressioni al personale medico e sanitario ma servono incentivi che garantiscano loro un lavoro dignitoso e adeguatamente riconosciuto”, conclude la consigliera Dem.

12 marzo 2025
© Riproduzione riservata

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