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Pagamento dei fornitori. L’Asl Roma 4 si riorganizza e taglia i tempi

Al 3 settembre 2017 la Asl ha liquidato o bloccato con motivazione codificata a livello regionale il 99,7% dell'importo complessivo delle fatture registrate negli ultimi 9 anni di fornitori aderenti all'accordo pagamenti della Regione Lazio. Per le fatture di fornitori non aderenti all'accordo la percentuale delle fatture liquidate ha raggiunto quota 95% dell'importo complessivo delle fatture registrate.

10 OTT - “Pagare i propri fornitori nelle tempistiche prestabilite dalla normativa è segno di civiltà e rispetto per il lavoro altrui”. È l’opinione della Direzione della Asl Roma 4, che evidenziando come la Pubblica Amministrazione e la Sanità, in particolare, si sia per anni contraddistinta per il ritardo nel pagamento dei propri fornitori, precisa anche come la Regione Lazio sia stata “tra le prime regioni a invertire con successo la rotta, soprattutto per i debiti del Sssn garantendo la liquidazione delle fatture entro 30 giorni e il pagamento entro 60 giorni dall'emissione del documento”.

L'Asl Roma 4 un anno fa ha prontamente risposto presente all'invito della Regione Lazio di ridurre drasticamente i debiti pregressi e oggi esprime “grande soddisfazione per i risultati raggiunti”.

“Al 30 giugno 2016 – spiega la Asl in una nota - lo stock di debito pregresso dell'Asl Roma 4 ammontava complessivamente ad 19.000.000 di euro di fatture relative a fornitori che avevano aderito all'accordo pagamenti regionale pari al 97,5% dell'intero importo delle fatture registrate dal 01 gennaio 2009 al 30 giugno 2016, mentre per le fatture  relative a fornitori non aderenti all'accordo pagamenti della regione Lazio erano state liquidate l'82% delle fatture registrate dal 01 gennaio 2009 al 30 giugno 2016”.

La Direzione Aziendale ha quindi costituito una task force che “dal 01 luglio 2016 fino al 30 settembre 2016 ha ridotto sensibilmente lo stock di debito pregresso non liquidato portandolo in soli due mesi all'importo complessivo di 8.500.000 di euro per le fatture relative all'accordo pagamenti della Regione Lazio pari al 98,9%”.

Contestualmente “al fine di evitare che il debito non certificato si ricostituisse in breve tempo”, la Direzione Amministrativa Aziendale ha rivisto la struttura organizzativa del percorso di liquidazione accentrando la maggior parte della certificazione in un unico ufficio liquidazioni, accentrando la maggior parte delle attività di attestazione dei beni e servizi in un unico direttore dell'esecuzione del contratto (DEC) e infine individuando, cosi come richiesto dalla Regione Lazio, un Responsabile Unico delle Liquidazioni (RUL) con una funzione di monitoraggio settimanale dello stato delle fatture prossime alla scadenza e conseguenti segnalazioni a tutti gli attori del ciclo di certificazione.

“Grazie a questa nuova organizzazione aziendale e alla costante ed efficace supervisione del RUL – prosegue la nota – la Asl Roma 4 al 03 settembre 2017 ha liquidato o bloccato con motivazione codificata a livello regionale il 99,7% dell'importo complessivo delle fatture registrate dal 01 gennaio 2009 al 03 settembre 2017 (gli ultimi 9 anni) di fornitori aderenti all'accordo pagamenti. Per le fatture, invece, di fornitori non aderenti all'accordo pagamenti la percentuale delle fatture liquidate si è impennata al 95% dell'importo complessivo delle fatture registrate dal 01 luglio 2016 al 03 settembre 2017”.

A fronte di questi numeri il Direttore Generale, Giuseppe Quintavalle, ha espresso “grande soddisfazione per il risultato raggiunto” e ringraziato il Direttore Amministrativo, Francesco Quagliariello, e il RUL, Roberto Di Cicco, “per il grande lavoro svolto in un lasso di tempo particolarmente breve e per aver razionalizzato la struttura organizzativa del processo di certificazione delle fatture, grazie anche alla disponibilità e all'impegno profuso da tutto il personale dell'Asl che è stato coinvolto a vario titolo in questo straordinario lavoro”.
 


10 ottobre 2017
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