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Ipab Sant’Alessio approva bilancio: “Torna positivo, + 18,2% investimenti nella riabilitazione”

Nel 2013 il bilancio dell’Istituto riabilitativo per ciechi e ipovedenti si era chiuso con un disavanzo di 4,7 milioni di euro circa. “Le uniche criticità che ancora si evidenziano sono legate alle difficoltà nella riscossione di crediti patrimoniali molto frammentati e non esatti per decenni, per i quali l’Ente sta assumendo decisioni sulle strategie da adottare per il più efficiente recupero”, spiega Amedeo Piva, presidente del Centro.

13 NOV - Si chiude con il segno positivo il bilancio consuntivo 2016 approvato dal Centro Regionale Sant’Alessio, istituto laziale impegnato nelle attività riabilitative per ciechi e ipovedenti. “Il documento approvato dall’Ipab, dopo il sì dei revisori dei conti, delinea con chiarezza l’inversione di tendenza avviata, e in gran parte realizzata, dal management scelto dal governatore Zingaretti”, si osserva in una nota dell’Istituto in cui si evidenzia che, rispetto al bilancio del 2013 che si era chiuso con un disavanzo di 4,7 milioni di euro circa, nel 2016 si è consolidato definitivamente l’attivo di bilancio, registrando un avanzo di circa 2 milioni di euro.

Crescono, dunque, anche gli investimenti nei servizi del Sant’Alessio: il 18,2% in più, rispetto al 2015, nella riabilitazione, per cui sono stati impiegati 2,183 milioni di euro a fronte di 1,847 milioni di euro spesi nel 2015, nel quadro più generale di un aumento del 7,4% delle risorse impiegate in tutto il complesso dei servizi, per un totale di oltre 6 di milioni di euro spesi a favore di ciechi e ipovedenti.
“Determinante per consolidare il trend positivo avviato nell’ultimo triennio è stato il lavoro capillare sulle criticità che avevano determinato la condizione deficitaria dell’Ente” spiega Amedeo Piva, presidente del Centro Regionale Sant’Alessio.

“Abbiamo, dunque, lavorato alla valorizzazione del patrimonio immobiliare – aggiunge il presidente -. Siamo intervenuti per regolare e adeguare gli affitti alle condizioni di mercato; siamo riusciti a ristrutturare il debito maturato sulle forniture stipulando accordi proficui con i creditori, ricontrattando 20 milioni di euro; e poi ci sono state le grandi operazioni di valorizzazione del patrimonio dell’Ente: la messa a reddito del Casale di San Pio V attraverso la sottoscrizione di una concessione venticinquennale alla Link Campus University, selezionata attraverso procedura pubblica e comparazione di proposte progettuali, e l’aggiudicazione da parte di Sorgente sgr della gara pubblica per la gestione del Fondo immobiliare del Sant’Alessio – fa sapere ancora Piva. Abbiamo poi impiegato per intero il budget assegnato per la spesa sanitaria, aggiungendo 125 mila euro circa provenienti dalle rendite patrimoniali”.

Nel quadro della sterzata positiva data ai conti dell’Ente, “le uniche criticità che ancora si evidenziano, sono legate alle difficoltà nella riscossione di crediti patrimoniali molto frammentati e non esatti per decenni, per i quali – chiarisce Amedeo Piva - l’Ente sta assumendo decisioni sulle strategie da adottare per il più efficiente recupero”.

13 novembre 2017
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