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Elezioni Omceo Roma. Lo Smi Lazio a sostegno della candidata Cristina Patrizi (Medici Uniti)

Patrizi è la responsabile Area Convenzionata dello Smi Lazio e consigliere dell’Omceo Roma da due consiliature. L’impegno è a “ribadire l’autorevolezza della figura del medico” anche “intercettando le troppe situazioni di mancato rispetto del ruolo e delle funzioni del medico”. Tra le priorità anche la sicurezza, il precariato e la formazione e l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani medici.

16 NOV - “L’impegno posto in essere dalla nostra rappresentante, Cristina Patrizi, nelle ultime due Consiliature ha già garantito vicinanza e interventi operativi, efficaci e validi a tutela delle tante istanze che dalla Categoria tutta arrivano all’Ordine dei Medici. Si tratta di un’ampia Coalizione che vede rappresentanti di tutti gli ambiti professionali, poiché appare prioritario e stringente realizzare un fronte comune e forte che possa contrastare le derive politiche e culturali che hanno portato la nostra professione nella pesante situazione critica attuale”. Con queste parole lo Smi Lazio lancia la candidatura alle prossime elezioni dell’Omceo di Roma di Cristina Patrizi, responsabile Area Convenzionata del sindacato.

“Il nostro impegno nell’Ordine – afferma lo Smi Lazio - sarà vigoroso e puntuale per ribadire l’autorevolezza della figura del medico”.

Questi, in particolare, i temi su cui lo Smi Lazio, sostenendo Cristina Patrizi, intende lavorare:

- contrastare sottoculture e derive incontrollate delle informazioni che creano confusione e disorientamento, aggravando conflitti e creando gap relazionali tra medico e paziente;

- garantire la sicurezza dei medici (sia uomini che donne), affinchè non siano più spese parole e chiacchiere, ma una reale e concreta certezza in tutti i posti di lavoro. E’ il primo impegno che portiamo avanti ormai da anni, rafforzato in questi mesi dall’impegno personale e collettivo con tutte le istituzioni che devono dare risposte operative e di riorganizzazione concreta dei posti di lavoro: mai più medici, uomini o donne, offesi e violati nell’esercizio della professione;

- porre in atto le azioni necessarie con le Istituzioni nazionali, regionali e in Fnomceo per rivendicare l’esclusiva competenza del medico su diagnosi, prognosi e terapia quali elementi essenziali del percorso di salute, perché è il momento di dire basta alla svendita della professione a favore di società di servizi o commerciali che lucrano sul nostro lavoro. I medici valgono e il valore della professione deve essere riconosciuto con pesature e unità di misura minime a garanzia della qualità e dello spessore dell’atto medico.

“Lavoreremo Uniti – afferma lo Smi Lazio richiamando il nome della coalizione Medici Uniti - perché i giovani medici possano promuovere la loro formazione universitaria e post-universitaria, specialistica e in medicina generale, al pari dei colleghi europei ed alla pari tra loro. Vigileremo perché i fabbisogni dei medici, possano determinare reali e proficue possibilità di carriera e non strozzature post-laurea che creano incertezza e precariato. Ci impegneremo ulteriormente affinchè la professione non sia gravata dal carico burocratico, amministrativo e informatico. Vogliamo visitare i nostri pazienti, auscultare toraci e palpare addomi, non pigiare tasti e aspettare collegamenti internet spesso poco sicuri”.

E poi “lavoreremo con grande spirito di abnegazione, perché il rapporto con pazienti e assistiti sia semplice e chiaro, e perché la cultura del limite ridiventi patrimonio comune e allontani il timore di minacce giudiziarie e di azioni legali, spesso temerarie e improprie”.

Lo Smi Lazio chiede dunque il sostegno dei medici alle urne “per realizzare questo importante Programma e per una reale presenza ordinistica sul territorio, con delegati in ogni ambiente di lavoro, che intercettino le troppe situazioni di mancato rispetto del ruolo e delle funzioni del medico”.

16 novembre 2017
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