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Viterbo. Al via servizio di recall telefonico per chi ha prenotato un esame

Il servizio mira a semplificare l’accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie richieste, ma anche a snellire le liste d’attesa: ogni mese, infatti, circa il 15% dei cittadini che prenotano un esame o una visita poi non si reca ad effettuarlo. In molti casi senza disdire attraverso i canali e nelle forme previste dall’Azienda.

06 APR - A partire da ieri, tutte le persone che hanno prenotato un esame diagnostico o una visita presso la Asl di Viterbo sono contattate dal personale dell’unità operativa Programmazione e gestione offerta accreditati per avere la conferma dell’intenzione di recarsi nelle strutture aziendali per l’erogazione delle prestazioni richieste.

È il cosiddetto servizio di recall telefonico che la Asl ha attivato con l’obiettivo di occupare gli eventuali posti che si dovessero liberare al fine di ridurre i tempi di attesa. Le analisi effettuate dagli uffici competenti hanno rilevato che, ogni mese, circa il 15% dei cittadini che prenotano un esame o una visita poi non si reca ad effettuarlo. In molti casi senza disdire attraverso i canali e nelle forme previste dall’Azienda.
 
L’obiettivo del recall è favorire e semplificare l’accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie richieste, fornendo loro tutte le informazioni di cui hanno bisogno e ricordando il giorno, l’ora e il luogo dove devono recarsi per sottoporsi all’esame o alla visita che hanno richiesto al sistema sanitario locale.
 
“Per il servizio di recall telefonico al momento la Asl ha previsto un impegno complessivo di 500 ore lavorative che sono state destinate a questa specifica attività”, ha spiegato il responsabile del governo delle liste d’attesa, Massimo Foglia. "Il progetto prevede che, oltre agli utenti che devono effettuare entro una settimana un esame, vengano contattati telefonicamente anche coloro che, a partire dal 2 di gennaio, non si sono presentati presso le nostre strutture. Questo per capire la motivazione dell’accaduto. Un terzo punto della progettualità verrà reso operativo nei prossimi mesi, con il contatto telefonico anche degli utenti prenotati oltre nove mesi/un anno per le prestazioni maggiormente critiche (ad esempio la radiodiagnostica e la gastroenterologia), allo scopo di anticiparne l’erogazione, in collaborazione con le diverse unità operative aziendali”.

“Passo dopo passo stiamo applicando quanto previsto nel nostro piano per il governo delle liste d’attesa che recepisce in pieno le direttive formulate dalla Regione Lazio”, ha commentato il direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donetti. “Nell’ultimo anno abbiamo già messo in campo delle azioni concrete che, confidiamo, possano produrre dei risultati tangibili nel breve e nel medio periodo. Tra queste, l’attivazione delle procedure per l’individuazione degli ambiti di garanzia e per l’erogazione delle prestazioni urgenti, nelle tre categorie e nel rispetto dei tempi individuati dalla Regione; la gestione diretta delle agende di follow up da parte delle singole strutture che hanno in carico il paziente, provvedendo direttamente alla prenotazione delle visite e degli esami di controllo, senza costringere i nostri utenti a dover presentarsi di nuovo al Cup; l’istituzione dell’osservatorio aziendale sulle liste d’attesa, quale strumento di trasparenza e di condivisione delle strategie aziendali con le organizzazioni sindacali, con i medici di medicina e con le associazioni presenti nel nostro tavolo di volontariato. Sul fronte, poi, dell’appropriatezza prescrittiva, è stato aperto un confronto indispensabile e imprescindibile con i medici di medicina generale della Tuscia, riguardo le tematiche più sensibili, in particolare per le prestazioni di gastroenterologia, endoscopia digestiva, TAC, risonanza magnetica ed ecocolordoppler”.

06 aprile 2018
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