Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 30 APRILE 2024
Lazio
segui quotidianosanita.it

Vaccini. Omceo Roma: “Obbligo è sempre antipatico ma con coperture basse è male minore”

L’Ordine dei Medici di Roma, commentando indirettamente la proposta M5S Lazio invita a “non politicizzare la medicina preventiva. Le pratiche vaccinali sono l’unica difesa che abbiamo nei confronti di malattie”.

26 LUG - L’Ordine dei Medici di Roma entra in punta di piedi nel dibattito scatenatosi sulla proposta di Legge regionale sui vaccini presentata dal M5S Lazio e ribadisce “l’importanza della medicina preventiva, invitando tutte le forze politiche ad una posizione di aderenza alle evidenze scientifiche”.
 
“Le pratiche vaccinali – scrive l’Ordine dei medici capitolino - sono l’unica difesa che abbiamo nei confronti di malattie, come il vaiolo, oggi debellato, che prima della vaccinazione causavano milioni di morti.
La vaccinazione è una necessità determinata dall’aumento di malattie pericolose, come il morbillo, ed è una misura che è stata già presa anche in altri paesi, per rientrare nei tassi ci copertura necessari a garantire un’adeguata protezione per la popolazione”.  
 
“Riteniamo – precisa l’Ordine - , quindi, che la copertura vaccinale sia obbligatoria perché il vaccino possa proteggere la popolazione da malattie pericolose e che l’attuale obbligo come tale possa essere rivisto, qualora i dati dimostrino il raggiungimento delle quote di copertura ottimali definite dalle organizzazioni internazionali e la politica ha l’obbligo e la responsabilità di raggiungere questo traguardo”.
 
“Inoltre, - prosegue il comunicato -  l’attuale composizione dei vaccini, la quasi totalità con frazioni antigeniche purificate o virus uccisi, quindi non virus vivi attenuati, rende poco comprensibile per non dire inutile, la necessità di procedure di quarantena per i soggetti vaccinati, in quanto non esiste la benché minima possibilità di contagio a terzi dopo il vaccino. Le pratiche vaccinali ad oggi sono già personalizzate, nessun medico vaccinerebbe senza prima aver verificato e personalizzato la vaccinazione.  Così come i possibili effetti avversi da vaccino sono già oggi segnalati dagli operatori. Il personale dei centri vaccinali è già personale qualificato, così come ogni medico, in quanto tale lo è”.
 
“C’è da migliorare sicuramente l’efficienza dell’anagrafe vaccinale – sottolinea l’Ordine - , questo si, renderla unica regionale a disposizione degli operatori, così che ogni pediatra possa avere il quadro vaccinale del proprio piccolo assistito o che possa aggiungere all’anagrafe regionale la vaccinazione eseguita nel proprio studio.  Inoltre i vaccini vengono acquistati con gare regionali, non si capisce come un medico possa vere una qualsiasi influenza su tali gare.  Certo un obbligo, in Italia, è sempre antipatico, però in assenza di sufficienti coperture previste, è il male minore. Come si dice a Roma, quando “ce vo’ ce vo’”.

26 luglio 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Lazio

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy