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Settimana europea della sicurezza e salute sul lavoro. Le Asl del Lazio si confrontano

Giornata di lavoro organizzata da Azienda Ospedaliera San Giovanni, ASL Roma 1, ASL Roma 2, ASL Roma 3, con la presenza di INAIL e Ispettorato Nazionale del Lavoro. Obiettivo: sensibilizzare sull’importanza della prevenzione dei rischi per il comparto sanitario, per avere degli ambienti di lavoro sani e sicuri. Nel corso della giornata è stata avanzata la proposta di una check - list condivisa per le verifiche di sorveglianza.

21 OTT - “Avere un ambiente di lavoro sicuro e sano è un obiettivo fondamentale per la sicurezza dei nostri lavoratori. Ritengo sia importante, in occasione della Settimana europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, puntare i riflettori sulle iniziative da mettere in campo per la prevenzione”. Così l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, è intervenuto alla giornata di lavoro che si è tenuta questa mattina presso la Sala Folchi dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata sui temi della salute e sicurezza nelle strutture sanitarie organizzata da Azienda Ospedaliera San Giovanni, ASL Roma 1, ASL Roma 2, ASL Roma 3, con la presenza di INAIL e Ispettorato Nazionale del Lavoro.

L’obiettivo, come spiega una nota della Asl Roma 1 che fa il punto sui lavori, è quello di “sensibilizzare sull’importanza della prevenzione dei rischi per il comparto sanitario, per avere degli ambienti di lavoro sani e sicuri”. Nel corso della giornata è stata avanzata la proposta di una check - list condivisa per le verifiche di sorveglianza, ma si è parlato anche di rischio chimico e cancerogeno, oltre che delle caratteristiche imprescindibili dei vari attori in campo, dal Risk Manager all’ispettorato Territoriale del lavoro (ITL). Spazio anche all’attualissimo tema delle aggressioni al personale sanitario e alla presentazione dei dati INAIL sulle denunce di infortunio sul lavoro nel comparto sanità della Regione Lazio, dove, spiega la nota della Asl, “nel 2017 l’86% proviene da Roma e Provincia e il 14% dal resto della Regione su un totale di circa 6.500 casi, con una maggiore incidenza delle donne”.

Per l'Assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola e diritto allo studio universitario, Claudio Di Berardino “nell’ambito della commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni il Lazio si sta facendo promotore della richiesta al governo per la definizione di un piano strategico nazionale sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro così come predisposto da altri paesi europei. Nei prossimi giorni – ha aggiunto l’assessore regionale – sono stati organizzati molti precorsi di sensibilizzazione e diffusione della cultura della prevenzione e del rispetto delle normative. Lo abbiamo fatto in tutti i territori, coinvolgendo sia i lavoratori che i ragazzi delle scuole, affinché quello della sicurezza diventi un elemento radicato nel bagaglio culturale dei cittadini di domani”.

L’evento è stato organizzato con la collaborazione dell'OPRAS Organismo paritetico regionale ambiente sicurezza e del CEFMECTP, Organismo Paritetico per la formazione e sicurezza in edilizia di Roma e provincia.

21 ottobre 2019
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