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Umberto I di Roma. Fials: “Regione imponga all’Azienda la ristrutturazione della rete fognaria”

Il sindacato riferisce che già nel 2012 si parlava di “gravi criticità del sistema fognario generale e degli ipogei a partire almeno dall’aprile 2007”. Ora la Fials chiede che siano effettuati gli interventi necessari per i quali, era stato previsto “un importo di oltre 7 milioni di euro nel quadro di spesa, oltre a imprevisti e a tutte le spese accessorie”. Ma dal Dg D'Alba ancora nessuna risposta in merito.

25 MAG - “Sono almeno 10 anni che gli uffici tecnici del nosocomio universitario Policlinico Umberto I hanno sottoscritto che il sistema fognante necessita di un’urgente ristrutturazione. Abbiamo inviato due documenti molto articolati all’attuale direttore generale Fabrizio D’Alba, in merito alle problematiche del progetto di ristrutturazione e riqualificazione del nosocomio, uno nel febbraio 2021 e uno nel marzo 2021, in cui si rappresentava la grave situazione della rete fognaria dell’ospedale che necessita di interventi immediati. A oggi, nonostante la gravità di quanto rappresentato il manager non ha mai risposto o adottato atti consequenziali mentre la Regione ha risposto dicendo che invitava l’Azienda a riscontrare il documento della Fials, qualora non lo avesse già fatto”. È quanto denuncia in una nota la Segreteria provinciale Fials di Roma.

La Fials cita alcuni stralci dei documenti aziendali in cui sarebbe scritto che “Da quanto a conoscenza degli uffici tecnici del Policlinico appare necessario intervenire in maniera pressoché radicale, e per tale motivo è stato previsto un importo di oltre 7 milioni di euro nel quadro di spesa, oltre a imprevisti e a tutte le spese accessorie”. Ma la situazione si perpetua da anni.

“Nella lettera (prot. n. 34418 del 1 settembre 2010 a firma dell’arch. Raffaela Bucci all’epoca responsabile A.F.C. avente ad oggetto Sistema Fognante) si legge che ‘non si può rappresentare la certezza che non esistano perdite sull’intero ed antico sistema fognario ….’. Quindi in documenti aziendali del 2010 già si paventava la possibilità di perdite del sistema fognario con la conseguente dispersione di liquami nel sottosuolo”, osserva il sindacato. Che spiega come “nel 2012 la lettera a firma dell’arch. Voglino allora responsabile A.F.C. Servizi Tecnici e Tecnologie Sanitarie si leggeva testualmente ‘nel corso dei lavori…omissis...si è potuto constatare che i vecchi collettori, posti nelle sottogallerie, erano in gran parte deteriorati e disperdenti, ..omissis.. che il refluo sostanzialmente, per buona parte, non recapitava al collettore principale attraverso tubazioni, ma direttamente nel terreno di calpestio dei cunicoli sottogalleria’”.

E ancora, spiega la Fials, "il Dottor Ivano Simeoni all’epoca RSPP dell’azienda Policlinico ,nel maggio 2012, in una lettera indirizzata allo stesso arch.Voglino scriveva: ‘Da quanto sopra rappresentato si evince una conoscenza…omissis…di gravi criticità del sistema fognario generale e degli ipogei a partire almeno dall’aprile 2007’ e proponeva – precisa la nota Fials - di effettuare una serie di interventi volti a mettere in sicurezza la rete fognaria mai effettivamente realizzati e rammentava la Sentenza della Corte di Cassazione Penale Sez. III, sentenza n. 16446 del 27.04.2011”.
 
Per il sindacato “il fatto ci induce a esprimere profonde preoccupazioni in materia di salute pubblica, salute ambientale e igiene, perché invece di prevedere immediatamente un’indagine geofisica accurata e un piano di bonifica della rete con rifacimento dei collettori per l’intero nosocomio le uniche deliberazioni adottate dall’attuale direttore Fabrizio D’Alba hanno riguardato solo la nomina della Commissione giudicatrice ex art 77 D.Lgs. 50/2016 per l’affidamento del Servizio di aggiornamento della progettazione esecutiva e di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, relativamente all’intervento di rimodulazione della prima fase esecutiva del piano di riorganizzazione e ristrutturazione del Policlinico Umberto I di Roma che non riguarda però, il rifacimento dell’intera rete fognaria”.
 
Per la Fials Lazio “la sottovalutazione dei concetti espressi ci costringe a chiedere un immediato intervento delle autorità regionali e di tutte le altre istituzioni competenti per garantire la messa in sicurezza dell’intero sistema fognario del nosocomio – conclude la nota Fials – Occorre un’ indagine geofisica accurata e una progettazione mirata al rifacimento dell’intera rete che può sversare liquami nel sottosuolo del Policlinico oltre che in aree limitrofe dell’intero centro capitolino”.

25 maggio 2021
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