Asl Rieti e AO Cosenza, l’Acoi impugna gli atti aziendali: “Formazione medica a rischio”

Asl Rieti e AO Cosenza, l’Acoi impugna gli atti aziendali: “Formazione medica a rischio”

Asl Rieti e AO Cosenza, l’Acoi impugna gli atti aziendali: “Formazione medica a rischio”
L’Associazione dei Chirurghi Ospedalieri chiede ai giudici di sospendere l’efficacia degli atti, che “non solo offendono e impediscono le carriere” ma “ma rendono evanescente la formazione”. Dito puntato contro l’affidamento dei primariati a professori universitari attraverso nomine senza concorso pubblico: “Conferimenti di primariati a personale medico possibilmente non attrezzato della necessaria esperienza, soprattutto chirurgica”.

L’Acoi (Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani) ha notificato ieri due ricorsi amministrativi contro gli atti aziendali della Asl di Rieti (Straordinario al Presidente della Repubblica) e dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza (TAR Calabria). Atti che, a giudizio dell’Acoi, “non solo offendono e impediscono le carriere agli aiuti del presidio ospedaliero dell’Asl di Rieti e di quelli della AO di Cosenza, ma rendono evanescente la formazione degli studenti in medicina, rispettivamente, della Università ‘La Sapienza di Roma’ e dell’Università della Calabria (UNICAL), ma anche dei loro specializzandi”.

Per l’Acoi, “ambedue gli atti aziendali – e tutti gli atti regionali, aziendali e universitari ad essi preordinati – violano le norme nazionali sulla formazione universitaria, rimessi alla competenza dello Stato. In quanto tali, rientranti nella tutela del giudice amministrativo, a mente dell’art. 133, comma 1, lett. a), nr. 2, del c.p.a., allorquando conclusi attraverso accordi fra PA sostitutivi di provvedimento amministrativo”.

L’Acoi chiede anche di sospendere l’efficacia degli atti impugnati, “per il grave danno che potrebbero, di conseguenza, subire le persone che decideranno di rimettersi alle cure dei rispettivi nosocomi. Ciò in quanto gli stessi hanno già – esponendo da tempo gli individui a verosimili rischi di danno psico-fisico – maldestramente affidati i primariati medico-chirurgici attraverso nomine di professori universitari senza concorso pubblico. Una opzione, questa, consentita solo alle AOU. Un difetto grave nelle designazioni di responsabilità di importanti UOC che potrebbe aver riguardato, presumibilmente, conferimenti di primariati a personale medico possibilmente non attrezzato della necessaria esperienza, soprattutto chirurgica”.

L’Acoi fa sapere che, relativamente ai due atti aziendali, “li impugnerà tempestivamente, per le parti degli stessi che violano diritti soggettivi, anche avanti i Tribunali di Rieti e di Cosenza, Sezioni Lavoro”.

A proposito, degli atti aziendali, la stessa ACOI aveva già provveduto, per entrambe le fattispecie, ad inoltrare – nel trascorso mese di luglio – due esposti alle Procure della Repubblica e a quelle della Corte dei conti competenti, ravvisando in essi ipotesi di gravi violazioni.

L’Acoi fa sapere che “produrrà, comunque, nel prosieguo ogni intervento di tutela dei chirurghi ospedalieri in tutte le sedi, ove i loro diritti e le loro aspettative saranno violati nonché si impegnerà per la regolarizzazione delle 30 sedicenti AOU operanti nel Paese senza essere provviste di Dpcm. Ciò a salvaguardia della corretta formazione universitaria e degli specializzandi esclusivamente rimessa dal legislatore alle Aziende Ospedaliere Universitarie”.

02 Settembre 2025

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