Gentile Direttore,
la recente approvazione della Legge regionale n. 7/2025, che trasforma A.Li.Sa. in Liguria Salute, ha segnato un passaggio significativo nel percorso di riorganizzazione del sistema sanitario ligure promosso dalla Regione e dall’Assessorato alla Sanità.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di razionalizzare le funzioni centrali, semplificare la governance e garantire maggiore trasparenza e uniformità nei processi decisionali, in coerenza con gli indirizzi dell’Assessorato e della Direzione generale competente.
La scelta di accentrare in un unico soggetto compiti quali l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi, la gestione delle anagrafiche, l’autorizzazione e l’accreditamento, la valutazione delle tecnologie sanitarie e la vigilanza sulle strutture, mira a ridurre duplicazioni e disomogeneità, rafforzando la capacità regionale di programmazione e controllo. Non meno importante è l’attenzione alla dimensione tecnico-scientifica: tra le funzioni di Liguria Salute rientrano la ricerca, il supporto sul rischio clinico e la gestione del Comitato etico regionale, in stretto raccordo con l’Assessorato.
Per Confcommercio Salute, Sanità e Cura questa riforma “ha il suo perché”: da un lato conferma la volontà della Regione di mantenere una regia pubblica forte, dall’altro chiama tutti i soggetti – pubblici e privati accreditati – ad operare in un quadro più chiaro, misurabile e partecipato. L’uniformità dei criteri di accreditamento e una capacità ispettiva meglio coordinata dall’Assessorato possono favorire trasparenza e qualità, valorizzando chi investe seriamente in professionalità e standard certificabili.
Rimangono alcune attenzioni: evitare un’eccessiva centralizzazione a scapito dei territori, accompagnare con cura il riassetto del personale e garantire sedi di confronto stabile con gli operatori. Il segnale politico-amministrativo, tuttavia, è positivo: Regione Liguria e Assessorato alla Sanità hanno scelto di rafforzare il coordinamento, superare frammentazioni e assicurare una guida unitaria del sistema.
In questo contesto, il contributo che sentiamo di poter fornire ci pare significativo: le nostre imprese sono parte integrante della rete sociosanitaria ligure. Strutture residenziali, riabilitative e servizi domiciliari che ogni giorno assistono anziani e persone fragili. Con regole più chiare e tavoli di lavoro strutturati con Regione e Assessorato, sarà possibile concorrere a un sistema più equo, sostenibile e vicino ai cittadini.
La riforma è dunque un’occasione da cogliere: accompagnata da un confronto continuo con l’Assessorato e gli operatori, può diventare un passo avanti verso una sanità integrata, in cui pubblico e privato accreditato lavorano insieme per tutelare i diritti delle persone e dare risposte concrete ai bisogni di cura.
Luca Pallavicini
Presidente Nazionale Confcommercio Salute, Sanità e Cura