Ricominciare dalla prevenzione: prendersi cura dell’Italia che cambia. La visione di Boehringer per un Paese più sano

Ricominciare dalla prevenzione: prendersi cura dell’Italia che cambia. La visione di Boehringer per un Paese più sano

Ricominciare dalla prevenzione: prendersi cura dell’Italia che cambia. La visione di Boehringer per un Paese più sano

Gentile Direttore, in Italia, 24 milioni di persone convivono con almeno una patologia cronica. Un numero che non rappresenta più un semplice dato epidemiologico, ma il segno tangibile di una trasformazione strutturale della nostra società e del nostro sistema sanitario

Gentile Direttore,

in Italia, 24 milioni di persone convivono con almeno una patologia cronica. Un numero che non rappresenta più un semplice dato epidemiologico, ma il segno tangibile di una trasformazione strutturale della nostra società e del nostro sistema sanitario. All’interno di tale scenario, 11,6 milioni di cittadini affrontano ogni giorno una condizione cardio-renale-metabolica e 4 milioni vivono con un danno renale cronico, una patologia che da sola assorbe 2,5 miliardi di euro all’anno, pari al 2% del bilancio del Servizio Sanitario Nazionale. Davanti a evidenze così nette, non possiamo più permetterci approcci frammentati o interventi confinati ai singoli ambiti specialistici. Serve un cambio di passo, una visione. Serve una cultura della prevenzione che diventi pratica quotidiana.

Stiamo vedendo segnali importanti in questo senso, ma sono necessarie misure urgenti e più incisive a partire dall’introduzione di screening nazionali per le malattie renali croniche. E la legge di bilancio all’attenzione del Parlamento potrebbe essere un’opportunità preziosa.

Perché introdurre degli screening nazionali sulle malattie renali croniche significa cambiare la cultura, parlare di interconnessioni, a partire dal paziente. Boehringer Ingelheim, nel suo piccolo, vuole contribuire a rendere più consapevoli i cittadini. Il cortometraggio “Compagni per la vita”, scritto e diretto da Alessandro Guida e realizzato in collaborazione con il cantautore Virginio, che ha firmato la colonna sonora originale “Connessi”, nasce esattamente con questo obiettivo: rendere visibile, percepibile e comprensibile a tutti l’interdipendenza profonda tra cuore, reni e metabolismo.

Non si tratta di un semplice progetto creativo. È uno strumento “non convenzionale” che utilizza il linguaggio universale dell’arte per stimolare un senso di responsabilità personale nella gestione della propria salute. La première del cortometraggio, ospitata sulla Terrazza Caffarelli a Roma durante l’evento Principi Attivi – Cuore, reni e metabolismo, tra musica, cinema e connessioni, ha rappresentato un esempio concreto di come sia possibile costruire un ponte tra informazione scientifica e strumenti culturali, avvicinando il mondo clinico alla popolazione.

Questo impegno non si esaurisce in un singolo momento. Nel prossimo mese il cortometraggio sarà trasmesso anche sulle reti Mediaset, a testimonianza di quanto riteniamo prioritario diffondere un messaggio che appartiene a tutti: la prevenzione è un diritto, ma anche un dovere verso noi stessi. Ciò che conta, infatti, non è solo il costo economico della malattia, ma soprattutto quello umano: ogni diagnosi tardiva, ogni occasione mancata, ogni vita che avrebbe potuto cambiare direzione. Per amplificare e radicare questa cultura della cura, abbiamo promosso il “Patto per la Prevenzione”, un’alleanza che riunisce associazioni di pazienti e società scientifiche impegnate a diffondere il cortometraggio e il brano musicale attraverso canali istituzionali, congressi, piattaforme digitali e social media. Il Patto rappresenta un ecosistema informativo nuovo, coerente e riconoscibile, fondato su una strategia condivisa.

Ad oggi, hanno aderito le società scientifiche e le associazioni di pazienti maggiormente rappresentative, tutte con la stessa convinzione: rafforzare un nuovo paradigma di salute fondato sull’integrazione e sulla responsabilizzazione del cittadino.

La strategia che stiamo costruendo non si limita allo sviluppo di soluzioni terapeutiche. È un modello di governance, fatto di alleanze e standard collaborativi, che pone la tutela attiva della salute come asse portante della sanità italiana. Affrontare le patologie cardio-renali-metaboliche con un approccio integrato significa molto di più che gestire la malattia: vuol dire contenere le complicanze, ridurre le ospedalizzazioni, proteggere la sostenibilità economica del sistema e migliorare la qualità di vita della popolazione.

La salvaguardia della salute è un investimento strutturale sulla resilienza del sistema sanitario, un investimento che deve partire dalla consapevolezza di ciascuno e trovare spazio e sostegno solidi nelle politiche pubbliche. La rotta che abbiamo scelto come Boehringer Ingelheim è chiara: mettere al centro la persona, anticipare i bisogni clinici, costruire cultura e strumenti di prevenzione, e accompagnare il Paese verso una sanità moderna, integrata e adeguata alle sfide crescenti della cronicità.

Ogni passo in questa direzione è un passo verso un futuro più sostenibile, più equo e più sano.

Nedim Pipic

Presidente e AD Boehringer Ingelheim Italia

Nedim Pipic

27 Novembre 2025

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