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Lombardia. Beccalossi: “Grazie alla nostra legge spente 8mila slot in un anno”

E' quanto ha evidenziato l'assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo e team leader della Giunta in tema di ludopatia. “La nostra è stata approvata all'unanimità da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale. Avanti così, quindi, con la consapevolezza che l'impegno sta dando risultati concreti e anche i numeri ci stanno dando ragione”. 

09 NOV - "Nel 2014 in Lombardia le cosiddette 'newslot' sono calate dell'11,2 per cento sul 2013, contro la media nazionale dell'8 per cento: un dato che si traduce in 8.000 macchinette in meno. Anche il numero di esercizi commerciali dotato di slot è passato da 16.004 a 14.700. Sono i primi risultati concreti ottenuti grazie alle nuove norme e alla loro applicazione da parte dei Comuni, che, come è avvenuto a Milano, hanno condiviso lo spirito di questa battaglia contro una vera e propria piaga sociale. Questi dati confermano che la Legge regionale sulla ludopatia è giusta, etica e, soprattutto, funziona". Lo ha detto l'assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, team leader della Giunta in tema di ludopatia, che ha partecipato, questa mattina, a Milano, a un incontro per illustrare i progetti 'No slot' del Comune, finanziati grazie al Bando regionale 'Azioni di prevenzione e contrasto al gioco d'azzardo patologico'.

 "Con questo Bando - ha proseguito Viviana Beccalossi - Regione Lombardia ha investito tre milioni di euro per sostenere 68 progetti in tutte le province. Siamo riusciti a creare una rete 'No slot' che vede impegnati oltre 1.400 soggetti pubblici e privati, coinvolgendo 700 Comuni, 293 tra istituti scolastici, parrocchie, associazioni sportive e oltre 250 associazioni del Terzo Settore. E a chi pretestuosamente e da finto ignorante ci ricorda che il numero dei ludopatici in Lombardia è aumentato, rispondo che è vero. Nel senso che fino all'entrata in vigore della nostra Legge questi soggetti venivano quasi ignorati, mentre ora sono riconosciuti come persone affette da una grave patologia e quindi presi in carico dal servizio sanitario".

"Si tratta - ha concluso Beccalossi - del segnale più bello lanciato dalla nostra Legge, che, lo ricordo sempre, è stata approvata all'unanimità da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale. Avanti così, quindi, con la consapevolezza che l'impegno sta dando risultati concreti e anche i numeri ci stanno dando ragione. Sempre più persone non tollerano più che il gioco d'azzardo sia utilizzato dallo Stato come un bancomat per ripianare i debiti alle spalle della gente".
 

09 novembre 2015
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