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Lombardia. Un film contro il fumo: l'iniziativa della Fondazione 'Il Sangue' per arginare l'epidemia di giovani fumatori

Il progetto, durato due anni, ha preso avvio, coinvolgendo attori e giovani promesse del cinema italiano, guidati dal regista Ludovico Frimont, su una storia scaturita da alunni della scuola media Istituto Comprensivo Ennio Quirino Visconti di Roma. L’iniziativa di creare un progetto di prevenzione contro il fumo è stata proposta da Girolamo Sirchia.

15 GEN - Un film come un videogioco interattivo contro il fumo, The Answer, la risposta sei tu. E' l'idea messa in campo dalla Fondazione Il sangue di Milano per arginare l'epidemia di giovani fumatori. Il lungometraggio, infatti, sarà trasmesso sulla rete e i ragazzi potranno interagire con il filmato e seguire diversi percorsi interattivi in grado di portarli o sulla buona strada o al finale "game over". Il trailer del film è stato presentato ieri mattina alla scuola media San Gregorio di via Galvani, a Milano, a 13 anni dalla legge Sirchia contro il fumo nei luoghi pubblici, davanti a un folto pubblico di esperti e di ragazzi della scuola.

Nel fare il bilancio di 13 anni dalla legge che ha preso il suo nome, Girolamo Sirchia sottolinea che i risultati sono soddisfacenti globalmente, ma l’incremento del fumo comincia già per qualcuno dai 10 anni, perché prevale la pressione del “gruppo” e della pubblicità. Oggi i ragazzi non sono interessati al problema salute perché lo sentono molto lontano nel tempo. Sono attratti da fumo e alcol che li fanno sentire grandi.
"Le percentuali che riguardano il fumo giovanile sono sempre troppo alte (30% a 15 anni) - ha dichiarato Girolamo Sirchia, patron della legge quando era Ministro della Salute -. Occorre aumentare i controlli, da parte delle ASL, soprattutto nelle aziende; aumentare le accise sulle sigarette e promuovere campagne di desensibilizzazione in ambito giovanile, perchè il fumo fa male non soltanto a se stessi, ma anche all'ambiente: inquina l'aria, inquina le acque e i pesci e ritorna sulle nostre tavole con conseguenze disastrose".

Che il fumo inquini il corpo e l'ambiente non è una novità, ma dopo le recenti iniziative prese a tutela dell'ambiente, occupandosi soltanto degli scarichi delle auto e dei camini, è ora di pensare anche al fumo. "Nel 2015 sono state riversate in aria 374 tonnellate di polveri sottili - ha detto l'assessore all'ambiente della regione Lombardia, Claudia Trevi - pari all'1,9% dell'inquinamento ambientale provocato dal PM 10”.

Riuscirà il filmato a indurre i giovani ad abbandonare le sigarette e a dedicarsi di più al moto, al divertimento e a un’alimentazione sana? I suoi ideatori dicono di sì. "Ma si dovranno mettere in campo – ha spiegato Liliana Coppola, dirigente assessorato alla salute della regione Lombardia - progetti di educazione e formazione coordinati fra l’assessorato all’Istruzione e il dipartimento scolastico per imprimere nei ragazzi il concetto di salute, che non significa soltanto assenza di malattia, ma benessere, divertimento, moto, alimentazione sana e tempo per gli amici".
Raccomandazioni che erano già scritte nei papiri di 3.500 anni fa”. Per arrivare a ciò, ha sottolineato l’assessore all’istruzione, Valentina Aprea, sarà indetto un concorso a premi con la realizzazione di un video che prevede messaggi di prevenzione contro il fumo e l’alcol. Storie che potranno tradursi in una sceneggiatura per teatro o per un altro film sugli stili di vita salutari”.

L’iniziativa di creare un progetto di prevenzione contro il fumo è stata proposta dal professor Girolamo Sirchia e accolta dalla Fondazione Il Sangue, che finora si era occupata di promozione della donazione di sangue per le trasfusione e della donazione di organi per i trapianti. Il progetto, durato due anni, ha preso avvio, coinvolgendo attori e giovani promesse del cinema italiano, guidati dal regista Ludovico Frimont, su una storia scaturita da alunni della scuola media Istituto Comprensivo Ennio Quirino Visconti di Roma sotto la guida del professor Giacomo Mangiaricina, della Consulta nazionale sul tabagismo. Ora il film è visibile su https://vimeo.com/151620274 utilizzando la password theanswer oppure, in forma interattiva. Racconta dei danni causati dalla produzione di tabacco causa all’ambiente con deforestazione, intenso uso di fertilizzanti e antiparassitari, con contaminazione di acque.

Allarmanti i dati sui giovani e il fumo. Secondo una ricerca di regione Lombardia, i ragazzi cominciano a fumare a 13 anni. Ben il 12 % ha già la sigaretta in tasca prima di finire la scuola media, ma a 15 anni la percentuale sale al 29%. A indurre i giovani ad abbandonare l’idea del fumo bastano le parole di un olimpionico, Antonio Rossi, canoista, oggi Assessore allo sport della Regione Lombardia, che ha paragonato il corpo a una macchina, che come benzina deve usare cibi sani, quindi niente fumo, e alcol; come manutenzione il movimento, altrimenti arrugginisce. “Bisogna avere il coraggio di dire di no – ha detto l’atleta assessore – perché fumare non fa figo, non dà benefici. Chi produce sigarette, vuole indurvi a fumare sfruttando la vostra debolezza, ma voi che siete qui oggi dovete avere la forza di dire no. Io non ho mai fumato e quando mi hanno proposto di sponsorizzare le sigarette artificiali, prima le ho provate e poi, quando ho capito che mi inducevano al fumo, ho detto no a tanti soldi”.

Le domande dei ragazzi presenti non si fanno attendere. Matteo alza la mano e chiede: perché lo stato produce e vende il tabacco? “No, lo Stato non produce e vende tabacco –gli risponde Sirchia - ma incassa le tasse sulla vendita del tabacco che sono 6 miliardi di soldi in contanti, contro i 13.5 miliardi di vendita. Ma altri 7,5 miliardi sono spesi, nel tempo, per curare chi si ammala a causa del fumo. In più, altri 7 miliardi sono spesi dall’industria per le giornate di lavoro perse dai lavoratori che si ammalano. Quindi il conto è negativo”. E i Monopoli di Stato, chiede Camilla. “ Non esistono più” ma il tabacco continua la sua strada.

Edoardo Stucchi
 
 
 

15 gennaio 2016
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