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Referendum su autonomia. Maroni e Zaia propongono data del 22 ottobre

La conferma è arrivata dal presidente dal governatore lombardo nella conferenza stampa del dopo giunta riunita nella sede della Provincia a Bergamo. "Sarà l'inizio di una fase nuova che porta la Lombardia e il Veneto nelle condizioni di poter amministrare maggiori risorse", ha detto. Intanto Zaia su Twitter scrive: "Il 22/10/2017 insieme il popolo veneto e quello lombardo scriveranno una pagina di storia!".

21 APR - "Domenica 22 ottobre si terrà il referendum per l'autonomia della Lombardia". La conferma arriva dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nella conferenza stampa del dopo giunta riunita nella sede della Provincia a Bergamo.
 
"Avevo in mente varie date - ha proseguito il presidente Maroni -, ma mi sono consultato con il governatore del Veneto Luca Zaia che mi ha proposto la data del 22 ottobre e lo faremo insieme, Lombardia e Veneto". "Sarà l'inizio di una fase nuova - ha spiegato il presidente ai cronisti - che porta la Lombardia e il Veneto nelle condizioni di poter amministrare maggiori risorse e io dico anche verso la 'specialità': la Lombardia merita di essere una Regione a statuto speciale, meritiamo di tenerci tutte le tasse pagate che oggi vanno disperse in mille rivoli. Il referendum è lo strumento massimo di espressione della democrazia: la sovranità appartiene al popolo, dice la Costituzione, non ai ministri o ai governatori, o ai sindaci. La consultazione del popolo su un argomento così importante è un atto di democrazia", ha sottolineato Maroni, rispondendo alle domande dei cronisti sulla consultazione referendaria per l'autonomia.
 
A chi gli ha fatto presente che le opposizioni sostengono sia un voto molto costoso, il presidente della Lombardia ha detto: "Anche le elezioni costano, allora evitiamo di farle, non le facciamo più. Faremo il referendum perché è giusto farlo, un passaggio rilevante verso una svolta che porta solo benefici per i cittadini lombardi". Circa le attese di un voto trasversale al referendum, il presidente Maroni ha commentato così: "Non credo che nessuno lombardo possa votare 'no' al quesito 'Vuoi che una parte rilevante dei 53 miliardi di tasse lombarde che escono dalla Lombardia e non tornano rimangano qui per aiutare chi ha bisogno, per realizzare gli ospedali, per migliorare l'assistenza sanitaria, abolire il bollo auto?. Quale cittadino lombardo - ha continuato il presidente Maroni - potrebbe dire di no? C'è qualcuno che potrebbe dire di no per ragioni ideologiche? Mi appello al buon senso dei cittadini lombardi: volete una Regione più ricca che dia più servizi ai cittadini tenendoci parte dei nostri soldi? Votate sì al referendum".
 
Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, conferma di essersi sentito in queste ore col collega della Lombardia e di aver approfondito le problematiche connesse alle attività sottese alla convocazione dei referendum sull'autonomia che le due Regioni celebreranno e sulla possibilità che le consultazioni possano essere indette nella medesima data.
 
"Ho parlato con Roberto Maroni, e abbiamo confrontato di nuovo gli adempimenti amministrativi svolti e ancora da svolgere, date e programmi delle nostre Regioni. Abbiamo valutato che da quattro mesi il Veneto attende una risposta dal Ministero dell'interno sul protocollo d'intesa da sottoscrivere con le Prefetture per seggi e componenti, ma anche che siamo come Regione perfettamente in linea con i tempi per quanto attiene a sistema informatico per la gestione della consultazione e dei voti espressi, oltre che per la stampa delle schede elettorali. E abbiamo cominciato a trarre qualche conclusione"..
 
"Sfumata ormai definitivamente la possibilità di un election day in abbinata con le elezioni amministrative, non essendo mai pervenuta dal Governo una risposta alle nostre proposte - afferma Zaia - per quanto riguarda il Veneto sarebbe ancora possibile, alla luce dei tempi organizzativi sui quali mi ha riferito il gruppo di lavoro, organizzare la consultazione a luglio. Ma si tratta di una ipotesi che evidenzierebbe forti limiti: non soltanto metteremmo sotto eccessiva pressione una novantina di enti locali già reduci da una tornata amministrativa, costringendoli a un super lavoro, ma sicuramente creeremmo disagio anche a molti elettori che magari hanno scelto quel periodo per le ferie".
 
"Valutati congiuntamente anche questi aspetti - prosegue Zaia - e scartata per i medesimi motivi l'ipotesi di settembre, dal momento che i 575 comuni veneti sarebbero impegnati tutta l'estate nell'organizzazione, ho proposto al Presidente Maroni, come data utile a entrambe le Regioni, domenica 22 ottobre".
 

"Il 22/10/2017 insieme il popolo veneto e quello lombardo scriveranno una pagina di storia!". Così in un twitter il presidente del Veneto Luca Zaia.

21 aprile 2017
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