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Ospedale di Asola. Gallera: “Nuova gara e altri due milioni per concludere lavori”

L’assessore lo ha riferito in occasione di una audizione in III Commissione. “Sono stati un susseguirsi e una concomitanza di eventi indipendenti da Regione Lombardia a interrompere il proseguo dei lavori”, ha detto. Il presidente della Commissione, Fabio Rolfi, soddisfatto della “determinazione e la volontà di Regione Lombardia nel completare gli interventi. Ora monitoreremo con attenzione la road-map”.

23 NOV - “Regione Lombardia è abituata a mantenere gli impegni presi, quindi, nonostante gli intoppi burocratici indipendenti da nostre responsabilità, annunciamo che stanzieremo i 2 dei 3 milioni di euro necessari per completare i lavori di ristrutturazione dell’ospedale di Asola, che si aggiungono al milione già in dotazione, e che procederemo a un nuovo bando di progettazione”. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera nel corso dell’audizione, ieri mattina, in III Commissione Sanità del Consiglio regionale, sull’andamento dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale di Asola, in provincia di Mantova.

Gallera ha definito l’audizione una opportunità per “fare chiarezza e a ribadire che sono stati un susseguirsi e una concomitanza di eventi indipendenti da Regione Lombardia a interrompere il proseguo dei lavori. Intoppi dovuti a cambi di normative in materie di appalto, agli stop della Soprintendenza ai Beni Archeologici in seguito al rinvenimento di reperti, e a quelli di Arpa per interventi di bonifica a causa della presenza di sostanze tossiche e amianto all’interno dell’area”.

“Alla luce di tutti questi elementi - ha concluso l’assessore - ci sono state prospettate alcune opzioni per risolvere la situazione, abbiamo scelto quella che dà garanzie per arrivare al completamento dei lavori, che voglio ricordare sono già stati realizzati per il 70 per cento. Partiremo, quindi, con un nuovo bando per la realizzazione di un nuovo progetto di ristrutturazione che rispetto a quello originale potrebbe essere modificato e migliorato dal confronto con il territorio”.

Un impegno accolto con favore dalle istituzioni territoriali presenti e dalla Commissione, primo fra tutti il Presidente Fabio Rolfi (Lega Nord). “Ho fortemente voluto questa audizione per fare chiarezza –ha precisato Rolfi-, lieto che l’incontro di questa mattina abbia confermato la determinazione e la volontà di Regione Lombardia nel completare gli interventi sul presidio ospedaliero di Asola, per il quale già erano recentemente state stanziate altre 400mila euro. La struttura asolana –ha proseguito il Presidente della Commissione- rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per molte specialità sanitarie ed è ben integrata col territorio grazie anche alla sua collocazione geografica di connessione tra l’Alto mantovano e la Bassa bresciana orientale. Purtroppo i diversi intoppi di natura burocratica, il rinvenimento di reperti archeologici durante i lavori iniziali e alcune varianti in corso d’opera hanno impedito che la chiara volontà politica della Regione si potesse concretizzare in tempi rapidi. Ora la Commissione Sanità –ha concluso Fabio Rolfi- monitorerà con attenzione e in accordo con le istituzioni del territorio il rispetto dei tempi indicato nella road-map condivisa questa mattina”.

Sulla parte vecchia dell’ospedale di Asola i lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2010, sono fermi ormai da quasi quattro anni, con una interruzione definitiva del cantiere verificatasi nel giugno 2014 a causa del ritrovamento in loco di alcuni reperti che hanno richiesto l’intervento della Soprintendenza e a causa della successiva necessità di alcune varianti ai lavori stessi. Prima di riprendere i lavori, Infrastrutture Lombarde e Regione Lombardia hanno voluto verificare la correttezza delle procedure, per evitare il rischio di incorrere in eventuali infrazioni procedurali con possibili conseguenze anche in sede penale e civile. “Da qui – spiega la commissione in una nota - la decisione di richiedere prima un parere anche all’Autorità nazionale anticorruzione a conforto dell’azione regionale. Sulla necessità di riprendere quanto prima i lavori si erano pronunciati in modo inequivocabile anche i cittadini del territorio, con una petizione che ha raccolto oltre 25mila firme e l’adesione di 22 amministrazione comunali”.

23 novembre 2017
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