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Lombardia. Fimmg firma Accordo regionale per la medicina generale. Stanziati 2 mln per forme associative e personale di studio

“Un accordo che prevede un aumento delle risorse disponibili ma anche articolato, impegnativo, che riconosce sempre di più la centralità della medicina generale nel Servizio Sanitario di oggi e soprattutto di domani e che rappresenta comunque una mediazione possibile tra le esigenze di Regione e quelle dei professionisti” dichiara il segretario Gabriella Levato.

23 APR - FIMMG Lombardia ha firmato l’Accordo Integrativo Regionale (AIR) per il 2019: un accordo per la organizzazione della medicina generale e per rispondere a quanto previsto dal piano nazionale della cronicità e dal piano nazionale vaccinale. Lo annuncia in una nota Gabriella Levato, segretario regionale di FIMMG Lombardia.
 
Stanziati oltre 2 milioni di euro per il riconoscimento delle forme associative di medicina di gruppo e di rete in essere al 31 dicembre 2017 ma, soprattutto per il riconoscimento dell’indennità per il personale di studio (assistente e personale infermieristico) per quei medici di famiglia che ne hanno fatto richiesta al 31 dicembre 2018.
 
“Da sempre – sottolinea Levato - FIMMG ha chiesto il riconoscimento delle forme associative e del personale di studio per tutti i medici e già dall’accordo regionale del 2007 Regione aveva corrisposto l’indennità ad un numero di medici superiore a quanto percentualmente definito a livello di ACN. Regione da mendato alle ATS di riconoscere, prioritariamente, le Medicine di gruppo che ne hanno fatto richiesta dal primo gennaio di quest’anno, con risorse disponibili ma non utilizzate. Soddisfatta anche la richiesta di FIMMG di aumentare il riconoscimento economico ai medici per la stesura dei Piani Assistenziali Individuali (da 10 a 15 euro), legando anche il riconoscimento del governo clinico. Un buon livello di partecipazione alla presa in carico della cronicità consentirà già di accedere alle risorse del “governo clinico” senza altre attività aggiuntive, ma in alternativa si potrà accedere a tali risorse anche tramite i progetti di partecipazione alla campagna antiinfluenzale o all’aumento dell’adesione agli screening oncologici; tutte attività proprie del medico di famiglia”.
“Si incomincia a sdoganare – spiega il segretario Fimmg Lombardia - la diagnostica di primo livello eseguita negli studi dei medici di famiglia. I medici aderenti alla Presa in Carico potranno eseguire nei propri studi le prestazioni di diagnostica di I livello presenti nel percorso di cura dell’assistito arruolato. Si riconoscono risorse alla Continuità Assistenziale a favore di una interdisciplinarietà nelle cure primarie, mantenendo invariato il finanziamento dedicato alla Continuità Assistenziale della Lombardia e scongiurando il pericolo di un taglio; per la prima volta in Italia l'allegato M (ossia la sintesi della visita effettuata dal medico di Ca), sarà pubblicato sul Fascicolo sanitario elettronico. Sono circa 1,8 milioni le risorse stanziate a tale scopo a cui vanno aggiunte le risorse destinate al percorso di ristrutturazione delle sedi per garantire la sicurezza dei medici di continuità assistenziale e quelle destinate alla loro completa informatizzazione”.
 
“E’ dato mandato alle ATS presenti in Comitato regionale di definire un modello organizzativo condiviso che possa, previo confronto in Comitato regionale, essere esteso a livello regionale. L’AFT così come previste sono aggregazioni funzionali territoriali mono professionali e non hanno identità giuridica. Prorogato poi l’AIR 2018 per il 2019 nella parte economica e normativa. Un accordo che prevede un aumento delle risorse disponibili ma anche articolato, impegnativo, che riconosce sempre di più la centralità della medicina generale nel Servizio Sanitario di oggi e soprattutto di domani e che rappresenta comunque una mediazione possibile tra le esigenze di Regione e quelle dei professionisti”, conclude Levato.

23 aprile 2019
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