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QS Edizioni - domenica 27 aprile 2025

Regioni e Asl

In Veneto 8mila dimissioni volontarie tra medici e infermieri in 5 anni. I dati del Pd   

immagine 21 marzo - Si tratta di 3.043 medici e 4.967 infermieri, spiega la vice presidente della commissione sanità, Anna Maria Bigon. “La Regione deve provvedere a colmare questa voragine aumentando in primis gli investimenti. Ma ad oggi la spesa del personale sanitario rimane quasi invariata, fissata per il 2025 è di 3.316.303.954 euro, appena 118.409.517 di euro in più rispetto al 2024”.
In Veneto circa 8000 tra medici e infermieri hanno deciso di lasciare il servizio sanitario pubblico negli ultimi 5 anni. Lo comunica, in una nota pubblicata sul sito Consiglio regionale, la consigliera regionale del Partito Democratico e vice presidente della commissione sanità, Anna Maria Bigon. “A seguito di una mia richiesta di accesso agli atti, abbiamo ottenuto dalla Regione una serie di dati eloquenti sulla situazione critica riguardante le carenze del personale sanitario. Il dato macroscopico è che in Veneto, dal 2019 al 2024, ben 3.043 medici e 4.967 infermieri hanno dato le dimissioni volontarie. In totale, siamo di fronte ad un allarmante esodo di 8.000 professionisti”, spiega Bigon.

Per la vicepresidente della commissione Sanità, “a conti fatti, circa il 40% dei medici della nostra regione ha deciso di lasciare il posto di lavoro in quel servizio pubblico cui, solo pochi anni fa, il farvi parte era considerato un onore. Oggi invece questi ruoli corrispondono ad un sacrificio insostenibile. Perché, tra mancate ferie e una quantità sproporzionata di ore di servizio, ad essere minata è la dignità del lavoro. Per non parlare dell'aspetto economico, visto che i livelli salariale sono ben sotto la media europea”.

Per Bigon “La Regione deve provvedere a colmare questa voragine aumentando in primis gli investimenti. Ma ad oggi la spesa del personale rimane quasi invariata, tant'è vero che la spesa del personale sanitario fissata per il 2025 è di 3.316.303.954 euro, appena 118.409.517 di euro in più rispetto al 2024. Dunque nessuna misura, nemmeno tampone, viene posta alla continua emorragia”.
21 marzo 2025
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