Attivarsi, per quanto di competenza, presso il Governo perché “si dia concreta attuazione all’istituzione delle tre nuove lauree specialistiche annunciate in “Cure Primarie e Sanità pubblica”, “Cure Pediatriche e Neonatali” e “Cure Intensive e nell’Emergenza”; attivarsi presso il Ministero dell’Università e della Ricerca affinché si lavori sin da subito alla definizione di ordinamenti didattici per le istituende lauree specialistiche; a farsi parti attiva nel prevedere, di concerto con le ASL e gli ordini professionali, campagne informative e di sensibilizzazione sulle nuove opportunità di crescita professionale per gli studenti già iscritti e per coloro che si accingono a farlo. È quanto chiede il Consiglio regionale del Lazio nella mozione presentata dal consigliere
Luciano Crea (Lista Rocca) e approvata ieri dall’assemblea.
Le tre lauree specialistiche sono quelle che erano già state annunciate lo scorso marzo dal ministro della Salute,
Orazio Schillaci, in occasione del Congresso nazionale della Fnopi. Per Crea non c’è tempo da perdere perché “l’avvio di queste nuove lauree specialistiche costituisce una valida misura per rilanciare questa figura, incentivandone l’attrattività” e perché “investire sulla formazione, sull’aspetto motivazionale, consente di valorizzare al meglio questa figura professionale, sempre più essenziale nel percorso di cure, affinché possa contribuire in modo ancora più significativo al Servizio Sanitario Regionale, portando competenze avanzate e specializzate”.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche (Opi) di Roma ha accolto con “pieno apprezzamento” l’approvazione della mozione da part del Consiglio Regionale del Lazio. “Atti di indirizzo come quello approvato in modo trasversale dalla Pisana - commenta in una nota il presidente dell'OPI di Roma,
Maurizio Zega - dimostrano quanto sia fondamentale, in questa delicata fase di evoluzione delle professioni infermieristiche, saldare l'azione di impulso e proposta dell'Ordine con l'attività di stimolo e 'messa a terra' sul territorio delle innovazioni legislative per lo sviluppo verso l'alto delle professioni infermieristiche”.
“Diventa così ancora più evidente quanto sia strategica per gli amministratori locali l'evoluzione dei saperi e delle competenze dei nostri infermieri per il sistemi sanitari regionali e quanto sia pressante e bipartisan la richiesta al governo centrale di affrontare la questione infermieristica come una priorità assoluta per il futuro del Paese”, conclude Zega.