Unità degenze infermieristiche in Molise. I dubbi degli anestesisti Aaroi
Per il presidente regionale del sindacato sulle Udi nei i presidi di Venafro e Larino sono “necessari dettagli su protocolli assistenziali, competenze e responsabilità”. E poi richiesta di “un doveroso e immediato formale confronto istituzionale”.
20 DIC - L’AAROI-EMAC – Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica - Sezione Regionale del Molise nell’apprendere dai media dell’imminente attivazione – il 20 e 21 dicembre - presso i presidi di Venafro e Larino delle U.D.I. - Unità di Degenza Infermieristica -, in attesa di essere messa nelle condizioni di esaminare i relativi atti formali con i quali sono state istituite le suddette Unità, esprime in una nota “un deciso dissenso rispetto alla notizia così come è stata diffusa”.
“Non essendo ad oggi, infatti, resi noti i protocolli e percorsi assistenziali – rimarca David Di Lello Presidente AAROI-EMAC Molise - coi quali si intenderà gestire i pazienti che ivi saranno degenti, vi è il forte timore che potrà verificarsi una confusione di ruoli tra personale medico ed infermieristico. Si ricorda, a tal proposito, come competa solamente al medico la gestione terapeutica e clinica del paziente, mentre all’infermiere quella assistenziale”.
Per Di Lello “vi è, dunque, il timore di una “traslazione delle responsabilità, non consentita dall’ordinamento” e già sottolineata dal TAR Umbria con sentenza 764/2016 avverso una analoga istituzione delle U.D.I.”.
Ma non solo il presidente Aaroi precisa come “se poi la notizia dell’attivazione delle Unità di Degenza Infermieristica viene analizzata parallelamente a quanto trapela circa la soppressione di numerose Unità Operative Complesse mediche presso gli ospedali di Isernia e Termoli, tra cui quelle di Anestesia e Rianimazione, ancora più forte è la preoccupazione dell’AAROI-EMAC Molise sulla funzionalità di ciò che resterà della Sanità pubblica nella regione”.
L’AAROI-EMAC, dunque, chiede “un doveroso e immediato formale confronto istituzionale che non solo chiarisca e dirima tutti i dubbi innanzi illustrati, ma volto ad esaminare ogni aspetto dell’ Atto Aziendale che l’ASREM pare si accinge ad adottare”.
20 dicembre 2016
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