Piemonte. Artrite reumatoide, apre al Molinette di Torino il primo ambulatorio per la diagnosi precoce
Solo in Piemonte sono oltre 59.300 le persone colpite da queste patologie, pari all’1,5-2 % della popolazione regionale. “Il tempo: un fattore chiave nella cura della malattie reumatiche. Fare diagnosi precoce permette di controllare e arrestare l’evoluzione delle patologie e restituire una migliore qualità di vita ai pazienti”.
20 MAG - Nasce all’interno dellla Struttura Complessa di Reumatologia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino il primo Ambulatorio dedicato alla Diagnosi Precoce dell’artrite reumatoide. Un nuovo servizio che mira a rendere il riconoscimento di questa malattia più veloce e, di conseguenza, più facile trattarla. “I reumatismi cronici infiammatori, come l’artrite reumatoide e le spondiloartriti, di cui fanno parte la spondilite anchilosante e l’artrite psoriasica, comportano prima di tutto dolore ma hanno un carattere progressivo che può portare alla disabilità”, spiega in una nota della Città della Salute
Enrico Fusaro, Direttore della Struttura Complessa di Reumatologia dell’ospedale Molinette. Che evidenzia come “l’artrite reumatoide, il lupus, le spondiloartriti e tutte le malattie autoimmuni sistemiche in generale richiedono continui accertamenti, cure impegnative e molto costose. E, soprattutto, una diagnosi precoce. Non vanno lasciate a sé, ma bisogna curarle adeguatamente, prendendole per tempo”.
Tra i 9 milioni di italiani interessati da questi disagi, 2 milioni soffrono di malattie invalidanti progressive. Solo in Piemonte, secondo i dati forniti dalla Città della Salute, sono oltre 59.300 le persone colpite da queste patologie, pari all’1,5-2 % della popolazione regionale. “Colpiscono perlopiù giovani – spiega l’esperto - , nel pieno della loro vita relazionale e sociale. L’artrite reumatoide, per esempio, riguarda in prevalenza donne, più frequentemente in età fertile, a partire dai 20 anni fino alla menopausa. Altre patologie, come la spondilite anchilosante, invece i giovani maschi, mentre altre ancora, come gotta, artrosi e polimialgia reumatica si manifestano con l’avanzare dell’età”.
Per Fusaro “la chiave della diagnosi precoce è un efficace rapporto con il medico di medicina generale. Noi stiamo lavorando molto su questo aspetto. La Regione Piemonte, poi, si è dotata di uno strumento molto efficiente: una lista d’attesa diversificata, che tiene conto dei gradi di urgenza clinica del paziente. Questo permette di fare una selezione a seconda della gravità della malattia e di accedere più velocemente alle cure. Con notevoli benefici non solo sul sintomo dolore, ma sulla prognosi della malattia per tutta la vita, evitando l’isolamento che il dolore e la malattia cronica comportano”.
20 maggio 2016
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