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PRO…muoviamoci. Le nuove responsabilità delle scienze motorie

Il tema è stato dibattuto ieri in un seminario organizzato da Federsanità Anci Piemonte, Suism, Scuola di Medicina e Cus Torino sotto l’egida degli  Stati Generali dello Sport del Consiglio Regionale del Piemonte. Per Mauro Laus “deve essere messa in atto una regia multidisciplinare e politica. Per questo abbiamo fondato gli Stati generali dello Sport”.

27 SET - “In questa legislatura, sotto la mia presidenza, ho voluto caratterizzare il nostro lavoro sul tema del convegno di oggi. L’ambizione della Regione Piemonte è quella di fare da apripista. Il miglioramento della salute attraverso il cambiamento degli stili di vita non può essere risolto da una sola componente amministrativa. Deve essere messa in atto una regia multidisciplinare e politica per la quale abbiamo fondato gli Stati generali dello Sport. Ormai somministrare della attività fisica è parte integrante dell’eventuale terapia e su questo la cittadinanza va accompagnata ma al contempo responsabilizzata. Per questo stiamo elaborando, attraverso un’ampia maggioranza trasversale, una proposta di legge per realizzare il diritto alla salute anche in questo ambito”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale e degli Stati generali dello Sport, Mauro Laus, ha chiuso il seminario “Pro…muoviamoci. Le nuove responsabilità delle scienze motorie” che si è tenuto nell’Aula di Palazzo Lascaris il 26 settembre.

L’incontro - organizzato dagli Stati generali dello Sport presso il Consiglio regionale del Piemonte e realizzato in collaborazione con Federsanità Anci Piemonte, Cus Torino, Suism e Scuola di Medicina dell’Università degli studi di Torino – ha visto la partecipazione dell’assessore regionale allo Sport, Giovanni Ferraris, del presidente di Federsanità Anci Piemonte, Gian Paolo Zanetta, del vicedirettore  della Scuola di Medicina, Giuseppe Massazza, e del presidente del Coni Piemonte, Gianfranco Porqueddu.

Ha aperto i saluti l’assessore Ferraris spiegando che “Stiamo cercando di valorizza gli oltre 4mila grandi impianti presenti nella nostra regione, proprio perché la pratica sportiva può migliorare il benessere della popolazione e concretizzarsi in un risparmio per la sanità pubblica. Ma siamo consci che vi è ancora molto lavoro da fare”.

Il presidente Porqueddu ha sottolineato che “il Coni da tempo ha scelto la strada del movimento per tutti a partire dai primi anni di vita. Non è più tempo di indugiare, il nostro appello alla politica è quello di trovare i fondi necessari, perché è solo più questo che manca, per arrivare ad un minimo di due ore alla settimana di educazione motoria nelle scuole elementari”.

La mattinata ha visto una prima parte dedicata all’impianto teorico intitolata “Il movimento nel ciclo di vita: stimolo, educazione, allenamento, adattamento e cura”, seguito da una tavola rotonda alla ricerca di “Strategie e modelli operativi d’intervento”.

I lavori sono stati aperti da Giorgio Gilli, ordinario di Igiene e presidente Suism dell’Università degli studi di Torino. “L’attività motoria è un sostituto equivalente a un farmaco nell’ambito dei determinati della salute e cioè, l’insieme dei fattori individuali, socioeconomici, ambientali, stili di vita e possibilità accesso ai servizi presenti nella società” ha spiegato il prof. Gilli. “La necessità è – ha continuato - quindi di riorientare i servizi sanitari elaborando politiche pubbliche per la salute. Si tratterebbe, come dimostrato da diverse esperienze in varie parti del mondo, di progetti sociali per liberare risorse, con una prevenzione primaria che paga, però, con tempi diversi rispetto a quelli dei mandati politico-amministrativi. Una sufficiente attività fisica, può far guadagnare quasi 5 anni di vita sulla media della popolazione ed altrettanto si ottiene con una cultura alimentare corretta. Basti pensare che abbiamo nel mondo 36milioni di morti l’anno per mancanza di cibo ma ben 29 per eccesso di cibo. L’investimento richiesto per questo miglioramento degli stili di vita è basso rispetto a quello necessario per migliorare le cure mediche e la prevenzione fatta con strumenti sanitari, ma i vantaggi sono grandissimi”.

Prima della conclusione dei lavori, il presidente Zanetta ha parlato di “sostenibilità non solo come discorso finanziario ma come necessità di riorientamento dei sistemi sanitari per dare una risposta anche attraverso l’etica della responsabilità”.

Nel corso dei lavori sono intervenuti anche Silvio Falco, direttore generale Ao Mauriziano, Loretta Fabiani e Luigi Casale, della Scuola regionale Sport Coni Piemonte, Alessandro Saglietti, tecnico del Cus Torino, Alberto Rainoldi, Nunzio Nicosia, Monica Emma Liubicich e Claudio Zignin, docenti Suism, Riccardo De Luca componente degli Stati generali dello Sport, Silvio Venuti, direttore servizio territoriale continuità cure Asl To3 e Federica Gamna, direttore Medicina fisica e della riabilitazione Aou San Luigi Gonzaga Orbassano.

Hanno presenziato ai lavori i consiglieri regionali Silvana Accossato, Giovanni Corgnati, Angela Motta, Domenico Rossi e Daniele Valle.
 
Claudio Risso

27 settembre 2016
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