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Tumore collo dell'utero. Lunedì workshop sui risultati del programma di screening piemontese

Uno degli argomenti centrali sarà l’implementazione dello screening del tumore del collo dell’utero con il test per il Dna di Hpv come test primario al posto del Pap Test. I primi test HPV erano iniziati come attività routinaria nel 2014 in 8 su 9 Dipartimenti. Ora il passaggio al nuovo test è iniziato anche nell’ultimo Dipartimento.

18 NOV - Lunedì 21 novembre 2016, dalle 8,30 alle 16,15, presso l’Aula Magna “Achille Dogliotti” dell’ospedale Molinette di Torino, si terrà il Workshop sui risultati del programma di screening della Regione Piemonte per il tumore del collo dell’utero. “Si tratta – spiega la Città della Salute nella nota che annuncia l’evento - di una giornata di incontro e di aggiornamento tra gli operatori tenuta da tempo con periodicità annuale, in occasione della quale sono presentati i risultati relativi all’ultimo anno di attività”. Il Workshop è organizzato dal Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO) dell’Azienda Città della Salute e della Scienza.

Il workshop affronta tutti i punti del percorso di screening offerto alle donne piemontesi, dal test al triage, dagli approfondimenti diagnostici ai trattamenti dei casi individuati, dalle attività di laboratorio ai progetti di ricerca. L’attenzione è anche rivolta a temi importanti di attualità nella prevenzione dei tumori, come il Codice Europeo contro il Cancro e l’integrazione dello screening con la campagna di vaccinazione per il papilloma virus umano HPV, responsabile dell’insorgenza del tumore del collo dell’utero.

Anche quest’anno un argomento centrale sarà l’implementazione dello screening del tumore del collo dell’utero con il test per il DNA di HPV (test HPV) come test primario. Lo screening con test HPV va progressivamente a sostituire lo screening con Pap test per le donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni, sulla base di un piano di transizione che prevedeva un aumento progressivo della proporzione di donne invitate al nuovo screening entro ogni Dipartimento di screening. “I primi test HPV erano iniziati come attività routinaria nel 2014 in 8 su 9 Dipartimenti. Ora il passaggio al nuovo test è iniziato anche nell’ultimo Dipartimento".
 
Nel corso del 2016, fino al 31 ottobre, riferisce la nota, in Piemonte “i174.689 donne sono state invitate per lo screening cervicale con citologia e 118.976 con test HPV”. Il passaggio completo (tutte le donne saranno invitate a fare il test HPV) si avrà a Torino dal prossimo anno e nel resto del Piemonte tra due anni”, spiega la nota. In cui si evidenzia come “i responsabili dello screening esprimono soddisfazione per l’andamento della riconversione, che procede senza seri intoppi e nel rispetto dei tempi previsti”.

Il passaggio al nuovo test, spiega la nota, “costituisce il trasferimento alla pratica dell’intensa attività di ricerca svolta in questo campo dal CPO Piemonte, che ha largamente contributo a dimostrare la maggiore efficacia del nuovo test, ora raccomandato dalle linee guida europee e statunitensi, ed a definirne i metodi ottimali di applicazione. In questo senso il programma piemontese è considerato tra i più avanzati a livello internazionale”.   
 

18 novembre 2016
© Riproduzione riservata

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