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Difendere il respiro dei bimbi. Alessandria lancia il primo progetto educazionale “Aria è vita”

L’iniziativa si sviluppa sul territorio con incontri dedicati alla popolazione. Prima con gli studenti delle scuole superiori, poi a tutti coloro che sono interessati a questi temi, e che possono sottoporsi gratuitamente alla ‘spirometria’, il test sulle funzioni respiratorie. L’obiettivo è illustrare i fattori di rischio che contribuiscono all’incremento delle patologie respiratore e di sensibilizzare sui nuovi stili di vita.

27 NOV - Alessandria precorre i tempi e lancia un progetto unico e innovativo nel suo genere per promuovere e sensibilizzare la popolazione al rispetto dell’aria. Il motivo è semplice: è sempre più inquinata. Le cause sono note: fumi e inquinanti industriali, riscaldamento e scarichi delle automobili. Le Pm 10 e le Pm 2,5 derivanti dal particolato dei motori dei veicoli diesel si sommano all’utilizzo di stufe a legna e pellet, con conseguenze anche gravi soprattutto sui bambini e in persone fragili che già soffrono di malattie respiratorie o cardiovascolari, senza contare il vizio del fumo di sigaretta.

L’iniziativa non si ferma al convegno scientifico che si è svolto nei giorni scorsi, ma si sviluppa sul territorio con incontri dedicati alla popolazione. Prima con gli studenti delle scuole superiori (in questo primo caso dell’istituto tecnico superiore Volta), poi a tutti coloro che sono interessati a questi temi, e che possono sottoporsi gratuitamente alla ‘spirometria’, il test sulle funzioni respiratorie.

Il progetto si chiama ‘Aria è vita’ e si propone di illustrare i fattori di rischio che contribuiscono all’incremento delle patologie respiratore e di sensibilizzare sui nuovi stili di vita. Per questo motivo sono state coinvolte anche due associazioni che puntano espressamente sull’attività fisica: la sezione cittadina di Nordik Walking e quella della Federazione Amici della bicicletta.

Tutti questi eventi si sono svolti nei giorni scorsi, hanno avuto grande successo e afflusso di pubblico composto soprattutto da famiglie, e sono un inizio, un esempio, di come ovunque possano essere organizzati.

“È ormai provato scientificamente – ha spiegato Gabriele Ferretti, primario di Malattie dell’apparato respiratorio dell’Azienda Ospedaliera Nazionale di Alessandria – che nei giorni di aumento delle polveri sottili ci sono picchi anche nelle riacutizzazioni delle malattie come la bronchite cronica e l’asma, e i tassi di mortalità aumentano del 6-7%. Se ne parla ormai da 20 anni, ma si è fatto molto poco”.

“Con questa iniziativa - sottolinea il direttore generale Giovanna Baraldi – vogliamo essere d’esempio anche per altri centri, perché la nostra Azienda Ospedaliera va oltre la sua missione di diagnosi e cura ed entra nel campo della promozione della salute, per una maggiore presa di coscienza delle problematiche ambientali”.

“Proporre soluzioni è arduo – evidenza Biagio Polla, responsabile dell’ambulatorio di Fisiopatologia respiratoria Azienda Ospedaliera Nazionale di Alessandria – ma tutte queste iniziative possono contribuire ad essere d’esempio, perché bisogna arrivare a un cambio di mentalità come la pedonalizzazione dei centri storici, un maggior uso della bicicletta e delle vetture elettriche, inoltre pensando concretamente a chi deve muoversi a piedi anche, dove possibile, con percorsi separati rispetto al traffico veicolare. Nella nostra città, ad esempio, è stato fatto sul ponte Meier. E non va sottovalutato il fatto che, in un ambiente chiuso, fumare una sigaretta significa moltiplicare per 10 la presenza di Pm 10 in quel locale. Un ulteriore danno alla salute che si aggiunge in chi proprio per il fumo già si trova in una situazione a rischio”.

27 novembre 2017
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