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Minacce di morte a due infermiere del Pronto Soccorso del Molinette di Torino

La consigliera Batzella chiede il ripristino del servizio di guardia giurata armata ma anche di valutare “tutte le altre possibili soluzioni” per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori. Tra queste, l’installazione nel triage dell’ospedale torinese di un gabbiotto con vetri antisfondamento, come suggerito dal Nursind.

13 SET - “E’ intollerabile che un ospedale come le Molinette, che fa parte della Città della Salute di Torino, cioè la più grande azienda sanitaria del Piemonte, non abbia più all’interno del pronto soccorso il servizio di guardia giurata armata, sostituito dal personale della portineria. Il terribile episodio accaduto martedì sera a danno delle due infermiere – a cui va tutta la mia solidarietà - è la prova che continuando a tagliare i servizi si mette a rischio anche la sicurezza e la vita dei lavoratori”. Lo denuncia Stefania Batzella, consigliera regionale del Movimento libero indipendente, in merito alle minacce di morte che avrebbero ricevuto due infermiere durante il turno serale al pronto soccorso delle Molinette.

“Il sindacato degli infermieri Nursind – riferisce la consigliera nella sua nota - chiede l’installazione nel triage dell’ospedale torinese di un gabbiotto con vetri antisfondamento e l’immediato ripristino del servizio di guardia giurata armata, che non è più presente da novembre 2017”. “Sono d’accordo – prosegue Batzella – perché gli operatori devono lavorare in sicurezza e la Regione e le aziende sanitarie devono fare il possibile perché ciò accada. La presenza di una guardia giurata funzionerebbe da deterrente. Non è più accettabile prestare servizio e subire continuamente minacce e insulti o mettere a rischio la propria vita. Sono mesi che gli operatori denunciano episodi simili e finora non è stato fatto nulla. Io stessa ho più volte portato all’attenzione della Giunta situazioni gravi e pericolose con cui i lavoratori della sanità pubblica fanno i conti tutti i giorni ed è ora di intervenire con fermezza”.

“Lancio un appello all’assessore Antonio Saitta – conclude Batzella - affinché si attivi con l'azienda sanitaria per ripristinare il servizio di guardia giurata armata e valuti tutte le altre possibili soluzioni per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori”.

13 settembre 2018
© Riproduzione riservata

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