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Manifestazione per la riapertura del “Maria Adelaide” di Torino, tensioni e spinte. Icardi riceve i manifestanti: “Il futuro della struttura non è deciso”

Al presidio di fronte all’assessorato anche Anaao e Nursind, Icardi riceve una delegazione dopo le tensioni: “Sei mesi fa la Regione ha chiesto alla Città della Salute di sospendere le procedure per l’alienazione dell’immobile, il cui utilizzo potrebbe essere valutato nell’ambito delle necessità legate alle Università. Il nuovo scenario del Pnrr richiede approfondimenti ulteriori. Nelle prossime settimane tutte queste opzioni verranno valutate”

02 LUG - “Sul futuro del Maria Adelaide nulla è deciso”. Cosi l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro con una delegazione di manifestanti che sostengono la necessità di riaprire il presidio sanitario, chiuso da anni.

“Sei mesi fa la Regione ha chiesto alla Città della Salute di sospendere le procedure per l’alienazione dell’immobile, il cui utilizzo potrebbe essere valutato nell’ambito delle necessità legate alle Università - osserva Icardi -. Nel frattempo, il nuovo scenario determinato dal Pnrr richiede un ulteriore approfondimento per un eventuale riutilizzo della struttura ai fini della medicina territoriale. Nelle prossime settimane, tutte queste opzioni verranno attentamente valutate, non senza tenere conto dei bisogni di offerta sanitaria del quartiere interessato”.

La manifestazione
L’impegno dell’assessore Icardi è arrivato ieri al termine di un pomeriggio che ha segnato alcune tensioni al presidio dell’assemblea “Riapriamo il Maria Adelaide” davanti all'assessorato regionale alla Sanità di corso Regina, a Torino. Tra i manifestanti, una cinquantina in tutto, anche alcuni militanti del Laboratorio Culturale Autogestito Manituana, il sindacato medici Anaao e quello degli infermieri Nursind.

La polizia è stata costretta ad allontanare i manifestanti dall’ingresso, che era stato bloccato in attesa dell’arrivo dell’assessore e sono volati spintoni. “Chiediamo cura e sanità pubblica e ci danno polizia”, hanno urlato dal presidio. Tornata la calma, Icardi ha ricevuto una delegazione e porta oggi la petizione consegnatagli dai manifestanti all’attenzione della Giunta.

02 luglio 2021
© Riproduzione riservata

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