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Torino. Inaugurato il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale Martini

Gli interventi sono serviti a razionalizzare gli spazi, ma anche a migliorare l’umanizzazione e il rispetto della privacy. Percorsi di accesso ad alcune sale visita direttamente affacciate all’area dedicata al triage, per garantire più riservatezza e migliorare la gestione dei pazienti. Aperte nuove finestre per consentire a pazienti e operatori di percepire il ritmo del giorno e della notte. Realizzato un ammodernamento sia sotto l’aspetto tecnologico che informatico.

19 LUG - E’ stato inaugurato il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale Martini di Torino, completamente “riprogettato”, dopo la temporanea sospensione, dovuta alla necessità di riconvertire l’Ospedale Martini in Covid Hospital per far fronte all’emergenza covid. “L’esperienza maturata nel periodo pandemico ha permesso di riorganizzare completamente gli spazi, seguendo i più aggiornati modelli organizzativi, tecnologici e di triage”, spiega una nota della Città della Salute di Torino. Il Pronto Soccorso tornerà ad essere operativo dalle ore 14.00 di martedì 20 luglio 2021.

In sintesi i criteri utilizzati per la ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Martini:

- razionalizzazione degli spazi per intensità di cura, separando l’area delle emergenze e delle criticità rispetto alle aree dell’osservazione, del trattamento rapido per pazienti a minor impegno sanitario e dell’attesa per il ricovero;

- umanizzazione dei luoghi di cura e rispetto della privacy, con la creazione di un’area di osservazione e trattamento;

- percorsi di accesso ad alcune sale visita direttamente affacciate all’area dedicata al triage, per consentire una migliore e riservata gestione di alcune categorie di pazienti fragili;

- apertura di numerose finestre sia nell’area di osservazione sia nell’area destinata alle emergenze, per consentire di percepire il ritmo del giorno e della notte;

- separazione rigorosa dei percorsi per pazienti Covid e non-Covid, con un’area  dedicata al pre-triage, sin dall’accesso dall’esterno del PS;

- creazione di una nuova area dedicata ai pazienti Covid, dotata di pressione negativa per il contrasto alla diffusione del virus, impianto di erogazione di ossigeno potenziato;

- ottimizzazione della logistica destinata alle emergenze, con la creazione di un’area dedicata;

- upgrade tecnologico, con un sistema di monitoraggio multiparametrico di ultima generazione, nuove tecnologie riguardanti l’elettrocardiografia e presidi per la rianimazione cardiopolmonare;

- upgrade informatico con il passaggio alla gestione informatizzata e integrata del sistema sin dalla fase del pre-triage.

L’allestimento della Sala d’Attesa, realizzato dall’artista Carlo Gloria, nasce dalla volontà del personale sanitario del Pronto Soccorso, coordinato dal direttore dott. Fabio De Iaco, di rimettersi in gioco dopo tutte le difficoltà affrontate durante la gestione dell’emergenza COVID, cogliendo l’occasione della ristrutturazione del reparto per diventare protagonisti di un allestimento capace di utilizzare l’opera d’arte come ponte per un dialogo costruttivo con i pazienti e i loro famigliari.
La scelta della sala d’attesa come “luogo espositivo” è stata dettata da molteplici fattori, tra i quali, in particolare, la necessità di costruire una nuova comunicazione con l’utenza e la consapevolezza del ruolo dell’arte a beneficio delle esigenze dei curati e dei curanti nella gestione del tempo di attesa.

“L’équipe del Pronto Soccorso, nonostante il temporaneo trasferimento del personale nei diversi reparti Covid è sempre rimasta unita – afferma il Direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale Martini, dott. Fabio De Iaco -. Si sono organizzati incontri virtuali, al di fuori delle ore di lavoro, per ritrovarsi e cercare di non perdere quelle affinità umane che, nei tanti anni di lavoro passati insieme, si erano costruite, affinché potesse rinascere un luogo nuovo, ma fortemente legato al vecchio, con gli stessi obiettivi e le stesse persone, ma con una radicata volontà di cambiamento e di innovazione”.

“Obiettivo del progetto è creare un’interazione attiva, attraverso l’arte e la narrazione, tra chi vive il tempo dell’attesa (pazienti e famigliari) e i curanti, partendo dal presupposto che solo nell’incontro avviene uno scambio di narrazioni e una negoziazione di significati. Un incontro reso possibile dalle tante immagini catturate e rielaborate dall’artista Carlo Gloria – afferma la dott.ssa Daniela Magnetti, Direttore Artistico della Banca Patrimoni Sella - Il personale sanitario del Pronto Soccorso ha trovato una nuova dimensione per raccontarsi, attraverso forme e colori sui muri della sala d’attesa capaci di narrare una storia fatta di una collaborazione vera e necessaria, tra un NOI (i curanti) e un VOI (pazienti e famigliari)”.

L’équipe sanitaria, insieme a storici dell’arte, antropologi, comunicatori, grafici e con l’artista, si è incontrata per la prima volta il 23 marzo 2021 negli spazi della Cappella dell’Ospedale.

“E’ stato il primo momento della “ricostruzione”, fatto di storie, a volte solo qualche frase o una timida parola - racconta la nota della Città della Salute - . Il distacco la sofferenza, l’impotenza, la voglia di ritornare a far parte di “quel gruppo” era palpabile in ogni parola detta dai partecipanti. Qualcuno ha sussurrato “voglio tornare a casa”. Sono parole forti e impegnative, sguardi difficili da descrivere così come la commozione di tanti di loro. Volontà di tutti quella di “riappropriarsi” di un nuovo spazio, il Pronto Soccorso, rendendolo speciale”.

Attraverso un metodo narrativo già utilizzato in contesti simili, è stato chiesto al personale di provare a descrivere il loro “Pronto Soccorso”, fatto di desideri e di necessità, di emozioni e di vissuto professionale. Con 21 parole chiave, scandite dalle lettere dell’alfabeto, i professionisti si sono raccontati: una partenza semantica che li ha accomunati alla ricerca di idee per costruire dei percorsi di comunicazione sanitaria efficace ed efficiente, utile al personale sanitario che in quello spazio vuole tornare a svolgere il proprio lavoro.
Le parole sono state riassunte in un maxi cruciverba, collocato su una grande parete al centro della sala. In questo modo è stato possibile spiegare il significato della scelta di ciascun vocabolo, scritto sulle sei colonne a completamento delle immagini realizzate da Carlo Gloria.

L’artista Carlo Gloria, per la realizzazione della sua opera, ha chiesto la partecipazione attiva di tutto il personale. Vestiti con i propri abiti da lavoro, operatori sanitari, medici, infermieri, addetti alle pulizie, soccorritori del 118 e qualche comparsa per interpretare i pazienti, hanno allestito un set capace di ricostruire alcuni momenti di vita reale in sala d’attesa. Le immagini sono state rielaborate dall’artista; nessuno è realmente riconoscibile come persona e ognuno è interprete di una professionalità. La schiera di donne e uomini che nei colorati percorsi murali di Carlo Gloria svolgono la loro professione, creano quel dialogo necessario tra chi sta lavorando al di là del muro e chi attende in sala.  

L’installazione ProntiSempre della Sala d’Attesa non avrebbe potuto essere realizzata senza la collaborazione dello staff del reparto che, attraverso la riflessione critica del proprio operato e la straordinaria disponibilità, ha consentito all’artista la concretizzazione della narrazione murale.

“La riapertura del Pronto soccorso del Martini, completamente rinnovato in pochi mesi di lavoro testimonia la capacità della Sanità regionale di reagire, di cogliere le opportunità dalle criticità e di lavorare con tempestività e bene", è il messaggio congiunto del Presidente della Regione Piemonte,  Alberto Cirio e dell’Assessore Regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ripreso nella nota della Città della Salute. "La sua chiusura e la trasformazione dell’ospedale in Covid hospital - proseguono Cirio e Icardi - aveva simbolicamente segnato il momento più critico della pandemia in città. Ci complimentiamo con il Direttore Generale dell’ASL Città di Torino, Carlo Picco, e con tutti coloro che a diverso titolo hanno reso possibile la radicale ristrutturazione del reparto di emergenza, con impianti di ultima generazione e criteri di alta efficienza operativa. è davvero un bel segnale di rinascita per l’ospedale, punto di riferimento di assoluta importanza nel quartiere, così come per la città e il Piemonte”.

“La chiusura del Pronto Soccorso e la trasformazione dell’Ospedale Martini in Covid Hospital, è stata una decisione dolorosa, ma necessaria – dichiara il Direttore Generale dell’ASL Città di Torino, dott. Carlo Picco – Ringrazio tutto il Personale dell’Ospedale Martini per aver saputo affrontare con grande professionalità i diversi scenari lavorativi che l’emergenza sanitaria ha imposto. Oggi è una giornata di festa per l’ASL Città di Torino, che può disporre nuovamente di tutti i Pronto Soccorso aziendali, per rispondere in maniera sicura ed efficiente alle necessità di pronto intervento della cittadinanza.”

19 luglio 2021
© Riproduzione riservata

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