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Payback dispositivi medici. In Puglia vale 246 mln, Aforp chiede sospensiva in attesa di pronunciamento del Tar


La Regione ha emesso le note di pagamento, ma l’Associazione fornitori ospedalieri regione Puglia e Basilicata chiede alla Giunta di sospendere i pagamenti in attesa delle sentenze del Tar sui ricorsi presentati contro la norma, come già fatto in Sardegna. “Non possiamo pagare il conto per responsabilità che non sono nostre, ma delle Regioni che hanno splafonato i tetti di spesa”. Appelliamo a Mattarella e al Parlamento perché “venga rispettata la libertà d’impresa".

14 DIC - “Non possiamo pagare il conto per responsabilità che non sono nostre, ma sono da ricercare in capo alle stesse regioni, che negli anni hanno splafonato i tetti di spesa. Noi abbiamo partecipato a regolari gare d'appalto ed oggi riceviamo note di pagamento per milioni di euro. Chiediamo alla Regione Puglia un provvedimento urgente: la sospensiva dell'efficacia del payback, cosi come stanno facendo altre regioni”. Così Aforp, Associazione fornitori ospedalieri regione Puglia e Basilicata, interviene con una nota contro la norma sul payback sui dispositivi medici.

E' stata infatti pubblicata la determinazione del Dipartimento Salute della Regione Puglia che ha quantificato gli oneri di ripiano della spesa per dispositivi medici, per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 per un totale di euro 246.780.447. Lo hanno comunicato l'assessore per le Politiche della Salute Rocco Palese e il Direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro nel corso di un incontro ufficiale con una delegazione Aforp, formata dal Presidente Grazia Guida, dai consiglieri associativi, dai componenti dei Probiviri, dalla rappresentanza territoriale, dal Coordinamento Donne e dei giovani e dai rappresentanti dei lavoratori.

Il presidente Grazia Guida ha chiesto con forza che anche in Puglia si adotti la linea della sospensiva dell'efficacia del payback, per evitare gravi ripercussioni sulle imprese e sul sistema sanitario regionale.

“Scenari nebulosi si prospettano per la sanità pugliese e per le aziende fornitrici - scrive l’Afor nella nota -, le imprese dovranno pagare entro un mese dalla notifica del provvedimento. Nel contempo potrebbero sorgere problematiche di approvvigionamento dei dispositivi medici e le imprese potranno già fare ricorso ad ammortizzatori sociali per i dipendenti”.

“Un atto assurdo ed ingiusto che subiamo in questo periodo natalizio e che mette in gravi difficoltà imprese, famiglie e lavoratori. É questo uno degli aspetti più dolorosi di questa vicenda”, ha affermato il presidente Aforp, che lancia un appello “alla sensibilità istituzionale sia del Presidente della Repubblica Mattarella che del Parlamento affinché venga rispettata la libertà d'impresa sancita dalla Costituzione italiana”.

Ricordiamo che sul tema è anche stato presentato un emendamento della Maggioranza alla legge di Bilancio all'esame della Camera che prevede di sospendere fino al 31 dicembre 2023 il pay back sui dispositivi medici.

14 dicembre 2022
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