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Taranto. Abuso contratti a termine. Fp Cgil alla Asl: “Subito incontro per conciliazione ricorsi pendenti”


In una lettera il sindacato chiede alla Direzione generale della Asl un incontro e di “valutare ipotesi di tipo conciliativo per tutti i ricorsi ad oggi pendenti e per tutti i lavoratori che hanno superato i 36 mesi di servizio o che si trovano nelle condizioni censuate dalla sentenza “Mascolo” della Corte di giustizia Ue”

09 NOV - La Fp Cgil Taranto scrive alla Direttore Generale della Asl Stefano Rossi per richiedere, visto l’avvio “da parte della Commissione europea procedura di infrazione 2014/4231 nei confronti dello Stato italiano per abuso dei contratti a termine, la conciliazione dei ricorsi pendenti e un  incontro”.
 
“La Commissione europea – si legge in una lettera a firma del segretario Mino Bellanova  - accogliendo le denunce presentate da decine di lavoratori precari iscritti alla FP CGIL Taranto, ha aperto una procedura di infrazione NIF 2014/4231 contro lo Stato italiano per utilizzo abusivo dei contratti a termine. I nostri iscritti nello specifico, hanno denunciato alla Commissione come la ASL Taranto abbia loro reiterato i contratti a termine, configurando un chiaro abuso, che si pone in contrasto con la giurisprudenza comunitaria. Si è segnalato inoltre, come il Tribunale di Taranto, nonostante l’ordinanza “Papalia” e la sentenza “Mascolo” della Corte di giustizia, continui a negare sia il diritto alla conversione del contratto, che il risarcimento del danno, ai precari che ritenendo di essere stati abusati dalla Pa, hanno fatto ricorso alla Magistratura del lavoro oppure a riconoscere un risarcimento del danno che non risulta essere effettivo e sufficientemente dissuasivo e disincentivante, nonché rispettoso del principio di “equivalenza” secondo quanto prescritto dalla giurisprudenza comunitaria. Considerando che la Corte di cassazione con l’ordinanza interlocutoria 16363 del 4 agosto 2015, a firma del Presidente Luigi Macioce, ha richiesto la trasmissione degli atti al Primo presidente per l’assegnazione alle Sezioni unite (Udienza fissata per il 1° dicembre) della quantificazione del risarcimento del danno a seguito di illegittima apposizione del termine, e che ad oggi, sono oltre 100 i ricorsi al Giudice del lavoro patrocinati dall’ Ufficio Legale della nostra O.S.”.
 
Questi i motivi per cui la Fp Cgil Taranto “chiede, al fine di evitare pensatissimi danni erariali, di valutare ipotesi di tipo conciliativo per tutti i ricorsi ad oggi pendenti e per tutti i lavoratori che hanno superato i 36 mesi di servizio o che si trovano nelle condizioni censuate dalla sentenza “Mascolo” della Corte di giustizia”.

09 novembre 2015
© Riproduzione riservata

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