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Vaccini. Emiliano (Puglia): “Legge di cui non si sentiva il bisogno”. Poi mette la Regione a disposizione dei cittadini che faranno ricorso


Il governatore ha incontrato a Bari una delegazione di cittadini pugliesi contrari all’obbligo vaccinale. “Abbiamo scoperto che nessuno è contrario ai vaccini e che le polemiche sorgono solo a causa della abnorme estensione dell’obbligo”, ha detto Emiliano. Che ha poi ha messo “l'avvocatura regionale a disposizione del gruppo di avvocati e di cittadini i pareri e i dati utili al sostegno delll'ipotesi di incostituzionalità della legge”.

29 AGO - “La Regione Puglia è sempre stata favorevole all'obbligo vaccinale previsto dalla precedente legislazione che per un ventennio ha regolato senza particolari problemi la materia. La convinzione che l'estensione delle vaccinazioni obbligatorie da tre a dieci e il rafforzamento delle sanzioni in caso di inottemperanza sia l'unico mezzo per far risalire il numero dei bambini vaccinati in Italia è secondo noi un errore politico che non considera l'elevato tasso di sfiducia dei cittadini nei confronti della politica. L'incontro con le famiglie e i loro legali è stata un'occasione importante per ristabilire questa fiducia reciproca. Abbiamo scoperto che nessuno è contrario ai vaccini e che le polemiche sorgono solo a causa della abnorme estensione dell'obbligo vaccinale”. È questo il commento del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, contenuto in una nota diffusa a termine dell’incontro che si è tenuto ieri Bari nell’assessorato alla Sanità con una delegazione di cittadini pugliesi contrari all'obbligo vaccinale L.119/17.
 
Durante l’incontro Emiliano è andato oltre quanto riportato sul comunicato stampa ufficiale. Emiliano ha infatti espresso il sostegno della Regione negli eventuali ricorsi che i cittadini vorranno presentare contro la legge. “Se i sindacati, le organizzazioni della scuola e i consigli di istituto dovessero decidere di aderire in modo collaterale ai ricorsi presso la Corte Costituzionale da parte dei cittadini, sarebbe utile. E se noi possiamo contare sulla vostra collaborazione creto che sarebbe una buona cosa”, sono state le parole di Emiliano. Non solo. Emiliano ha spiegato che tali ricorsi saranno utili per rimettere alla Consulta la questione di Costituzionalità della legge. “Bisogna trovare il modo per rendere rapido ed efficiente questo processo” perché “non ci sono altri mezzi per ricorrere alla Corte Costituzionale”, dal momento che le Regioni possono intervenire “solo in casi marginali per conflitto di attribuzione”.
 
Emiliano ha quindi espresso la disponibilità “dell'avvocatura regionale, che potrà mettere a disposizione del gruppo di avvocati e di cittadini che ne faranno richiesta, tutto quello di cui siamo in possesso, compresi pareristiche, approfondimenti tecnici e dati, utili al sostegno delll'ipotesi di incostituzionalità della legge. Dati che forse per noi è più facile acquisire che non per un singolo cittadino. E poi li metteremo a disposizione”.
 
Anche nel comunicato Emiliano non nasconde la sua opposizione alla legge di cui, afferma, “non sentiva il bisogno” . Non solo. Per il presidente della Puglia, la nuova legge “ha sortito l'effetto contrario a quello voluto”, “sta seminando panico, creando sospetti e reazioni negative” e “persino una regione come la Puglia, tra le più virtuose d’Italia in materia di vaccinazioni, da quando il Governo ha deciso di intervenire con tanta decisione, sta registrando un calo della propensione a vaccinarsi”, si legge nel comunicato.

Questo perché, secondo il governatore, “ciò che prima era normale e ben accetto dalle famiglie, oggi, a causa di una legge che sottopone i cittadini a sanzioni come la non iscrizione a scuola o multe in denaro, sta provocando l’effetto contrario. Un errore politico molto grave che purtroppo è stato commesso. Adesso stiamo cercando di dare assistenza alle famiglie nell’applicare questa legge, della quale a nostro avviso non si sentiva il bisogno, ma che comunque va applicata. E questo incontro tra regione e cittadini è finalizzato proprio a minimizzare i disagi”.

Il Direttore del Dipartimento Salute, Giancarlo Ruscitti, ha spiegato che la Regione sta cercando di “alleviare la problematicità di tutte le famiglie e bambini sottoposti all’obbligo vaccinale. Questo significa semplificazione, evitando un inutile circolo di carte tra amministrazioni. Come Regione non abbiamo nessun potere coercitivo ma un dovere di spiegazione al cittadino dei vantaggi della vaccinazione e dei pericoli sia in caso di vaccinazione sia in caso di non vaccinazione. Fermo restando che i medici hanno tutto l’interesse a evitare che bambini potenzialmente a rischio vengano vaccinati contro il loro interesse”.

29 agosto 2017
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