Abruzzo. Sindacati medici chiedono tavolo confronto permanente con Regione

Abruzzo. Sindacati medici chiedono tavolo confronto permanente con Regione

Abruzzo. Sindacati medici chiedono tavolo confronto permanente con Regione
E’ una delle proposte avanzate dall’Intersindacale sanitaria dopo l’incontro del 3 settembre scorso in Regione sulla riorganizzazione della sanità regionale.

L’Intersindacale Sanitaria Abruzzese (Anpo, Aupi, Cimo, Cipe, Cisl-Medici, Fials, Fimp, Nursind, Nursing-Up, Sidirss, Simet, Sinafo, Smi, Uil-P) in una nota ha espresso soddisfazione per l’incontro del 3 settembre scorso in Regione (vedi articolo) per “le modalità con cui l’Amministrazione Regionale ha inteso e intende coinvolgere i rappresentanti delle istituzioni accademiche ed i rappresentanti sindacali degli operatori sanitari dell’area convenzionata e dell’area ospedaliera per condividere i provvedimenti necessari a riorganizzare il Servizio Sanitario Regionale che portino a realizzare l’uscita dal commissariamento della Sanità”.
 
I sindacati – scrivono poi in una nota – chiedono alla Regione di prendere in considerazione:
1. la istituzione di un tavolo di confronto permanente fra la Regione e le OO.SS. degli operatori sanitari (Consulta Regionale degli operatori sanitari) per la formulazione di nuovo Piano Operativo da trasferire nel nuovo Piano Sanitario Regionale;
 
2. la informatizzazione del Servizio Sanitario Regionale, dopo il censimento e dopo la quantificazione delle risorse impegnate attualmente nei tanti progetti informatici (rete MMG e PLS, anagrafe vaccinale, gestione screenings, etc.), al fine di canalizzarle in un unico progetto per poter realizzare anche l’implementazione del fascicolo sanitario elettronico istituendo un tavolo sanità elettronica con gli operatori sanitari;
 
3. il contenimento della spesa farmaceutica, attraverso il lavoro di una commissione regionale specifica, che abbia come obiettivi:
·la identificazione di percorsi terapeutici per le patologie che assorbono maggiori risorse economiche (patologie oncologiche e patologie croniche, diabete in primis);
·il rispetto pedissequo della legge n° 405 del 2001 che prevede il ricorso alla distribuzione diretta per erogare farmaci alle dimissioni da ricovero e dopo visite sia nei presidi pubblici che nei presidi privati, nelle residenze sanitarie assistite, nelle residenze assistite ed in altre strutture di accoglienza;
·il ricorso, qualora ci fossero difficoltà organizzative, alla distribuzione per nome e per conto identificando un prontuario farmaceutico regionale (orange book).

09 Settembre 2015

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