Accordo di confine Abruzzo-Molise. Chi ci guadagna? È polemica Iorio-Frattura

Accordo di confine Abruzzo-Molise. Chi ci guadagna? È polemica Iorio-Frattura

Accordo di confine Abruzzo-Molise. Chi ci guadagna? È polemica Iorio-Frattura
Per l’ex presidente l’accordo è la manifestazione della volontà di spostare la sanità del Basso Molise e dell’area di Agnone presso l’ospedale di Vasto. Frattura: “Analisi infondate: Iorio responsabile dello sfascio della sanità molisana”.
 

“Si conferma la sciagurata ipotesi, paventata lo scorso luglio, di spostare la sanità del Basso Molise e dell’area di Agnone presso l’ospedale di Vasto”.

Così l’ex presidente della Regione Molise Michele Iorio ha commentato l’accordo di confine tra Abruzzo e Molise che prevede l’integrazione dei servizi sanitari tra le due regioni soprattutto nell’area dell’emergenza e che avrà, tra gli effetti, quello di consentire l’apertura del servizio di emodinamica all’ospedale di Vasto grazie all’incremento del bacino d’utenza.

In una nota inviata alla stampa e pubblicata sulla sua pagina Facebook, Iorio ha affermato che “Un provvedimento di tal genere sancisce definitivamente la fine della sanità pubblica molisana. Lo spirito degli accordi di confine, come li ho sempre interpretati io, dovrebbero operare all’inverso e cioè per garantire alla nostra regione la possibilità di estendere ad altri territori la nostra offerta sanitaria, e non viceversa”, ha aggiunto. “Gli effetti del decreto Balduzzi, infatti, avrebbero prescritto al Molise, che ha già un ospedale a Termoli, di procedere ad accordi di confine per sostenere la realizzazione di un DEA di II Livello a Campobasso e di I Livello a Termoli con l’obiettivo evidente di allargare i confini di interesse a favore proprio del Molise. Invece sta avvenendo esattamente il contrario con buona pace di un governo della Regione Molise che lavora all’impoverimento della sanità nel Basso e Alto Molise”

“E al governo regionale dico: se non vi fermate voi, vi fermeremo noi”, ha concluso l’ex governatore molisano.
Non si è fatta attendere la risposta del presidente in carica Paolo di Laura Frattura: “Al momento c’è una sola persona da fermare: Michele Iorio. Michele Iorio andrebbe fermato con tutte le sue analisi infondate e fuori luogo sulla sanità molisana, del cui sfascio, e glielo diciamo ancora una volta, lui è e resta il principale responsabile”, ha affermato in una nota.

“Possiamo comprendere tutto, la confusione del candidato, la difficoltà di proporsi ai molisani non avendo argomenti convincenti, il tentativo di intraprendere la strada della menzogna e della fesseria, ma a ogni cosa c’è un limite. Iorio sa bene che non c’è nessun accordo di confine con il quale svendere o ridimensionare la qualità dei nostri servizi sanitari regionali”, ha aggiunto Frattura.

“Iorio prova ancora, e non si rende conto di sfiorare il ridicolo, a disegnare la sanità delle meraviglie, quella stessa che, a causa della sua scriteriata gestione, è costata ai molisani anni di commissariamento, di blocco delle assunzioni e di sbeffeggiamenti centrali. Forse è il caso di finirla”, ha proseguito il presidente molisano spiegando la logica dell’accordo.

“L’accordo di confine nasce per l’area trignina, ma è di vitale importanza per il Basso Molise e per Agnone: è un tassello fondamentale per la nostra riorganizzazione. La bozza deve essere ancora condivisa, validata dal tavolo tecnico con i Ministeri competenti: nessuno ha firmato niente. Con la Regione Abruzzo stiamo ragionando per dare alle nostre comunità un’offerta qualificata, utile ai cittadini perché noi il Trigno lo viviamo come elemento di unione e non divisione”, ha concluso. “Non ci sembra un progetto da fermare, assolutamente no”.

06 Febbraio 2018

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