Aggressioni in ospedale. Il Prefetto di Latina dice basta e convoca incontro con la Asl

Aggressioni in ospedale. Il Prefetto di Latina dice basta e convoca incontro con la Asl

Aggressioni in ospedale. Il Prefetto di Latina dice basta e convoca incontro con la Asl
Tra le proposte c'è lo spostamento del posto di polizia all'interno dell'ospedale Santa Maria Goretti in una sede più funzionale di quella attuale. In fase di realizzazione, da parte della ASL, ulteriori iniziative volte a favorire l’eliminazione o la riduzione delle condizioni di rischio presenti e l’acquisizione di competenze da parte degli operatori nel valutare e gestire gli eventi . Soddisfazione della Cisl Medici Lazio: “Ecco un preciso impegno da parte delle Istituzioni”.

Troppe aggressioni negli ospedali. Per ridurne il rischio, il Prefetto di Latina ha inteso ha convocato ieri una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica alla quale, oltre alle figure istituzionali delle Forze dell’Ordine, ha partecipato una rappresentanza della ASL della provincia di Latina, allo scopo di discutere le misure necessarie.

“Le iniziative intraprese – si legge nella nota che S.E. il Prefetto ha inviato al segretario generale della Cisl Medici Lazio dott. Luciano Cifaldi – riguardano, in particolare per il Santa Maria Goretti lo spostamento del Posto di Polizia all’interno del Nosocomio in una sede diversa e più funzionale, l’attivazione di un canale prioritario nella chiamata al 113 in caso di necessità, ad oggi già operativa, la progettazione di un’implementazione del sistema di videosorveglianza”.

Anche da parte della Asl, secondo quanto riferito dal sindacato, sono in fase di realizzazione ulteriori iniziative da estendere a tutto il personale medico e infermieristico in servizio presso le strutture ospedaliere della provincia, volte a rendere lo svolgimento dell’attività degli operatori medico-sanitari sicura, attraverso la implementazione di misure che consentano l’eliminazione o la riduzione delle condizioni di rischio presenti e l’acquisizione di competenze da parte degli operatori nel valutare e gestire tali eventi quando accadono.

“Una risposta questa – è il commento della della Cisl Medici Lazio – che rappresenta un preciso impegno da parte delle Istituzioni per garantire la sicurezza presso i presidi ospedalieri. La Cisl Medici Lazio in tutte le sue componenti provinciali – conclude il sindacato – continuerà a tenere alta l’attenzione sul fenomeno delle aggressioni agli operatori della sanità perché su questo tema è necessario giungere alla tolleranza zero nei confronti di chi commette questo reato”.

20 Settembre 2019

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