Air medicina generale Campania. Smi: “Un passo indietro, mortificante sotto il profilo retributivo”   

Air medicina generale Campania. Smi: “Un passo indietro, mortificante sotto il profilo retributivo”   

Air medicina generale Campania. Smi: “Un passo indietro, mortificante sotto il profilo retributivo”   
Il sindacato spiega di avere firmato l’Accordo “al solo fine di garantire la continuità amministrativa della rappresentatività sindacale ai tavoli decentrati aziendali” ma di non essere soddisfatto dei suoi contenuti, così come “non condividiamo le decisioni intraprese per la ASL Napoli 1 Centro, ma siamo disponibili a collaborare con la direzione generale”.

“Il Sindacato Medici Italiani due giorni fa ha apposto la firma tecnica al nuovo AIR di Medicina Generale della Campania al solo fine di garantire la continuità amministrativa della rappresentatività sindacale ai tavoli decentrati aziendali. Abbiamo richiesto e ottenuto dalla Regione Campania un rinvio per l’applicazione dello stesso AIR a 180 giorni per alcune criticità presenti nell’ AIR. Questo Accordo Integrativo Regionale rappresenta un passo indietro, oltre che essere mortificante sotto il profilo retributivo”. Lo dichiara in una nota Giovanni Senese, segretario regionale Smi Campania.

“Abbiamo chiarito durante la trattativa con la parte pubblica – aggiunge Ernesto Esposito, della Segreteria Aziendale SMI dell’ ASL Napoli 1 Centro – che non condividiamo le decisioni intraprese per il territorio dell’ASL Napoli 1 Centro, ma siamo disponibili a collaborare con la direzione generale della stessa ASL al fine esclusivo di tutelare e migliorare la assistenza territoriale ai cittadini. Allo stesso tempo vigileremo affinché vengano tutelati i diritti dei medici e in particolare il rispetto dei massimali previsti dall’Accordo Collettivo Nazionale”.

La Segreteria Regionale del Sindacato Medici Italiani della Campania, infine, esprime solidarietà a Donato Pulcini, componente della Segreteria Nazionale SMI, Tesoriere Nazionale e medico di medicina generale, aggredito il 12 novembre 2025 nel suo studio a Teano da un paziente. “Tutta la comunità del Sindacato Medici Italiani esprime vicinanza, sostegno e indignazione. Basta violenza contro i medici. Basta aggressioni nei luoghi di cura. Continueremo a chiedere con forza norme chiare, tutele reali e sistemi di prevenzione efficaci per proteggere chi, ogni giorno, cura il Paese”.

14 Novembre 2025

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