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Psicologia cure primarie, in Lombardia è legge. Consiglio approva e stanzia 36mln in 3 anni


Gli psicologi opereranno all’interno della rete territoriale delle strutture di prossimità, tra cui le Case di Comunità, e in stretta cooperazione con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le altre figure specialistiche della sanità, con il coordinamento dell’area di psicologia delle ASST. È prevista l’istituzione di un Osservatorio per il monitoraggio dell’assistenza psicologica prestata. IL TESTO PRESENTATO IN AULA

24 GEN - Nasce in Lombardia il servizio di psicologia delle cure primarie. Il via libera del Consiglio regionale è arrivato ieri, con l’approvazione della legge che vede relatrice e prima firmataria del provvedimento Patrizia Baffi (Fratelli d’Italia).

“La cura della mente merita la stessa importanza e attenzione attribuita alla cura del corpo e, quindi, deve trovare una risposta immediata nella medicina di primo livello. È questa la premessa su cui si basa il nuovo servizio di psicologia delle cure primarie – le parole di Baffi (Fratelli d’Italia) riprese in una nota diramata dall’ufficio stampa del Consiglio regionale -. L’obiettivo di questa legge è stabilizzare un’offerta psicologica integrata nel sistema sociosanitario regionale in modo efficace, tempestivo, vicino alla cittadinanza e ai territori”.

Per Baffi “il lavoro fatto in Commissione Sanità, con le audizioni dei portatori di interesse e con il contributo di tutti i commissari, ci ha permesso di completare un’offerta che risponde alle necessità dei più fragili, che mette al centro la persona e i suoi familiari, che offre un percorso di prevenzione, che completa un quadro normativo innovativo a vantaggio dei cittadini lombardi e della loro salute”.

La legge, composta da otto articoli, introduce lo psicologo del servizio di cure primarie all’interno della rete territoriale delle strutture di prossimità, tra cui le Case di Comunità, aumentando la capacità del servizio sociosanitario di intercettare precocemente situazioni di disagio psicologico. Il nuovo servizio opererà in stretta cooperazione con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le altre figure specialistiche della sanità, con il coordinamento dell’area di psicologia delle ASST.

Il servizio potrà svolgere azioni di prevenzione, diagnosi e intervento precoce rispetto alle diverse forme di disagio psicologico; orientamento e accompagnamento ai servizi specialistici di secondo livello, ai servizi sociosanitari e sociali; interventi di consulenza e supporto psicologico per le forme di sofferenza psicologica per le quali non è necessario ricorrere a interventi specialistici.

È prevista, inoltre, l’istituzione di un Osservatorio per il monitoraggio dell’assistenza psicologica prestata dal servizio di psicologia delle cure primarie.

La legge stanzia un finanziamento complessivo di 36 milioni di euro suddiviso sul triennio 2024/2025/2026 (12 milioni per ciascun anno).

Il testo del provvedimento, che riprende, aggiorna e integra la proposta presentata alla fine della scorsa legislatura dalla Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia), era stato sottoscritto dall’Ufficio di Presidenza della Commissione Sanità (Patrizia Baffi di Fratelli d’Italia, Roberto Anelli della Lega e Carmela Rozza del PD) e dall’Ufficio di Presidenza della Commissione Sostenibilità sociale, Casa e Famiglia (Emanuele Monti della Lega, Diego Invernici di Fratelli d’Italia e Paola Bocci del PD).

“Nella fase di attivazione delle Case e degli Ospedali di Comunità, l’istituzione di questo servizio è particolarmente importante perché rafforza e implementa l’offerta di queste strutture territoriali, garantendo alle nostre comunità una figura e una tipologia di assistenza oggi sempre più importante – le parole del vice presidente della Commissione Sanità Roberto Anelli (Lega) -. Penso in particolare al mondo della scuola, ai giovani e agli adolescenti e alle famiglie, dove il supporto dello psicologo in molti casi può svolgere un ruolo e una funzione di grande utilità”.

“Siamo soddisfatti – aggiunge il consigliere segretario Maria Rozza (PD) - per l’approvazione della legge dello psicologo delle cure primarie, nata da un lavoro bipartisan, frutto della condivisione degli emendamenti proposti da maggioranza e opposizione. Lo psicologo delle cure primarie, che diventerà anche una figura di supporto per medici di base e pediatri di libera scelta, sarà attivo nelle case di comunità, questo per rendere accessibile a tutti il servizio psicologico, essenziale per il crescente e sempre più diffuso disagio psichico, soprattutto fra i giovani. Un risultato positivo, dunque. È la dimostrazione che quando nelle istituzioni le maggioranze si pongono in ascolto delle opposizioni si raggiungono obiettivi comuni e si danno risposte ai cittadini”.

Il Consiglio regionale ha dato il via libera anche all’ordine del giorno presentato da Claudia Carzeri (Forza Italia) per favorire il dialogo tra lo psicologo delle cure primarie, le reti antiviolenza e le Forze dell’Ordine con l’obiettivo di arginare e intercettare la piaga sociale della violenza di genere.

Nel corso del dibattito sono intervenuti numerosi Consiglieri.

Per Fabrizio Figini (Forza Italia) “il provvedimento approvato è una risposta chiara ai cittadini della nostra regione. La salute mentale riguarda la sfera intima che, se viene compromessa, incide sulla vita quotidiana e sulle relazioni. Il benessere del singolo si riflette nella comunità, nella famiglia”.

“Il contesto sociale lombardo – le parole di Pierfrancesco Majorino (PD) - versa in grande difficoltà, le persone che soffrono di salute mentale trovano spesso le porte chiuse con tempi di attesa lunghi. La legge approvata oggi è un buon passo in avanti, è un inizio non un punto di arrivo. Adesso è importante mantenere il confronto non solo interno al Consiglio ma anche con l’esterno attraverso il dialogo con i professionisti che operano in questo campo”.

Per Manfredi Palmeri (Lombardia Migliore) “la figura dello psicologo svolge un ruolo importante per la comunità, per gli individui e per le famiglie. Lo sviluppo della persona riguarda l’area economica, sociale e professionale e deve includere anche il benessere individuale. Lo psicologo delle cure primarie potrebbe diventare un punto di riferimento nella prevenzione, nella valutazione e nella diagnosi di situazioni critiche oltre che nel supporto alle famiglie”

“Con questa legge – ha detto Nicolas Gallizzi (Noi Moderati) - avviamo un percorso di aiuto a quei cittadini che non hanno la possibilità economica di accedere al sistema privato e implementiamo un settore che ha bisogno di interventi di qualità”.


“C’è una grande soddisfazione – ha detto Christian Garavaglia (Fratelli d’Italia) - per il lavoro fatto e per il risultato che abbiamo raggiunto: con questa legge ci siamo dotati di uno strumento capace di dare risposte e di intercettare in anticipo i bisogni evitando il rischio di situazioni di possibile aggravamento”.

“Abbiamo lavorato – ha dichiarato Massimo Vizzardi (Azione-Italia Viva) - per offrire ai lombardi un servizio tempestivo diffuso nella Case di Comunità che dovranno poter rispondere ai bisogni di tutti, dai giovani agli anziani, in maniera efficace. Adesso possiamo iniziare valutare di inserire la figura dello psicologo anche nelle scuole, per avvicinarsi sempre di più ai giovani”.

24 gennaio 2024
© Riproduzione riservata

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