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Dl Pnrr. I dubbi delle Regioni su rimodulazione fondi per la sanità: “Problemi di costituzionalità e servono nuove risorse”

di L.F.

Il problema principale è la cancellazione di 1,2 mld di risorse del Piano complementare che secondo il Governo andranno sostituite con i fondi ex art.20 sull’edilizia sanitaria su cui però alle Regioni “non risulta un'effettiva disponibilità”. Domani ci sarà una riunione straordinaria della Commissione Salute per fare il punto. IL DOCUMENTO

11 MAR -

“La Commissione Salute sottolinea la necessità di sopprimere il comma 13 dell'art.1 in quanto lesivo non solo del principio di leale collaborazione tra Governo e Regioni e Province Autonome, sancito nella Carta Costituzionale, ma anche del principio dell'autonomia programmatoria delle Regioni e Province Autonome”. È quanto riporta una bozza di documento preparato dalla Commissione Salute, Area Tecnica Investimenti e Pnrr della conferenza delle Regioni che sta esaminando in questi giorni l'ultimo decreto legge sul Pnrr licenziato a poche settimane fa dal Consiglio dei ministri.

Domani ci sarà una riunione straordinaria della Commissione Salute per fare il punto sulla situazione in vista anche dell’audizione delle Regioni in Commissione alla Camera.

Le Regioni denunciano nella sostanza come con il decreto nel “complesso vengono rimodulate risorse per gli investimenti in sanità per oltre 1,8 miliardi di euro, di cui 1,2 che la norma pone a carico dei fondi articolo 20 già destinati alle Regioni; i rimanenti a possibile carico dei fondi articolo 20 già destinati alle Regioni”. E uno dei più grandi problemi sarebbe proprio questa rimodulazione

“La prima parte del comma - si legge - cancella risorse Pnc assegnate, rientranti nella programmazione regionale, disponendo il finanziamento mediante articolo 20”. Le risorse Pnc interessate dalla rimodulazione sono legate alla “riduzione delle autorizzazioni di spesa dell'investimento destinato alla realizzazione del programma `Verso un ospedale sicuro e sostenibile´ finanziato dal Pnc per complessivi 1,2 miliardi di euro”.

Viene “definanziato l'investimento contenuto su Pnc relativo all’Ecosistema innovativo della salute' per un totale di 132,56 milioni di euro", l'investimento contenuto nel Pnc `Salute, ambiente, biodiversità e clima´ di 34,7 milioni nel 2024". Infine “viene spostata dal 2024 al 2027” l'autorizzazione di spesa di 30 milioni di euro per l'investimento «Iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale”. Il punto è che nel documento della riunione si evidenzia come “non risulti, alle Regioni, un'effettiva disponibilità delle risorse articolo 20”. E dunque - ecco la richiesta – “la sottrazione di risorse Pnc, per 1,2 miliardi, poste dal decreto a carico dell'articolo 20, richiede un chiarimento da parte del governo”.

Il punto per le Regioni è che “la riprogrammazione, a livello nazionale, su fondi già ripartiti alle Regioni, non tenga conto del diritto, esercitato dalle Regioni, alla propria programmazione, già in atto. I tecnici regionali osservano come questa sovrapposizione alla programmazione regionale possa presentare problemi di costituzionalità, nel rapporto Stato-Regioni, nel rispetto delle specifiche competenze”. Si rimarca, quindi, che “la disponibilità delle risorse sostitutive (da articolo 20)” sia “inesistente, in quanto le Regioni hanno già attivato la propria programmazione regionale e sviluppato rilevanti progetti di edilizia sanitaria (ospedali) che sono in avanzato stato di definizione”

Dubbi poi anche sui nuovi target che “comportano le seguenti riduzioni nel numero degli interventi finanziati dal Pnrr: 414 Case della Comunità su 1350, che non si potrebbero realizzare, per il protrarsi dei lavori, entro giugno 2026 (in particolare, le nuove costruzioni); 76 Centrali Operative Territoriali (COT) su 600; 96 Ospedali di Comunità su 400. Il fatto è che - si sottolinea – “molte regioni hanno già programmato le risorse ex articolo 20 sin qui disponibili” e dunque “è opportuno che la dotazione dell'articolo 20 venga incrementata” e che ci sia “una procedura semplificata»” il provvedimento “dovrà dare atto che i finanziamenti art.20 dovranno essere `nuovi finanziamenti´ rispetto quelli già assegnati alle Regioni con precedenti Leggi di stabilità”.

I tecnici regionali proporranno quindi alla Commissione Salute di richiedere, a fronte delle risorse sottratte dall'articolo 1 comma 13, nuovi fondi a copertura delle spese Pnc o Pnrr. Tali nuovi fondi “potrebbero essere nuovi fondi Fsc”.


L.F.



11 marzo 2024
© Riproduzione riservata

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