Carenza mmg, Mozione respinta nel Lazio “in attesa della riforma statale”, Mattia (PD): “La Regione può agire anche subito”
“Mentre il medico studia, il malato muore”, commenta Eleonora Mattia, prima firmataria la mozione. Tra le misure di competenza regionale, indicate anche nella mozione, la consigliera cita i vincoli di apertura nei bandi pubblici, agevolazioni e incentivi economici, anche con la creazione di un apposito fondo regionale, come fatto in altre Regioni; ambulatori territoriali temporanei nelle zone scoperte. Secondo le stime oggi nel Lazio mancano circa 1.200 medici.
06 FEB - “Non è vero che bisogna aspettare la riforma statale per affrontare la carenza urgente dei medici di medicina generale sul territorio, come sostenuto oggi in aula dalla maggioranza di destra. La Regione Lazio può invece intervenire subito, in parallelo col Governo nazionale, con le misure di propria competenza, ovvero stipulando un nuovo Accordo Integrativo Regionale e introducendo dei vincoli d’apertura nei bandi pubblici per garantire la copertura di periferie e aree disagiate meno gettonate dai medici come sede dei propri studi. C’è un proverbio calzante per situazioni come questa: ‘mentre il medico studia, il malato muore’. Ed è proprio quello che sta facendo la destra con la sanità pubblica”. Così la consigliera regionale Pd del Lazio,
Eleonora Mattia, commenta con una nota la bocciatura della mozione (
vedi resoconto) sulla carenza di medici di medicina generale a Roma e nel Lazio, sottoscritta in aula dai consiglieri Califano, La Penna (Pd), Tidei, Nobili (IV) e Zeppieri (Polo progressista).
“La grave carenza di medici di medicina generale compromette l’accesso alle cure primarie nelle periferie e nelle aree interne e rischia di intasare i Pronto Soccorso. E’ urgente che la Regione faccia subito la propria parte: il presidente Rocca convochi con urgenza il Comitato regionale per un nuovo Accordo Integrativo Regionale e promuova un’audizione in Commissione Sanità, in modo da coinvolgere i medici e tutti gli attori coinvolti”, continua Mattia.
“Tra le misure di competenza regionale indicate nella mozione, la mappatura del territorio in zone disagiate, disagiatissime e di quelle con prolungata carenza; vincoli di apertura nei bandi pubblici, agevolazioni e incentivi all’apertura di studi di MMG nei luoghi più bisognosi, come la messa a disposizione di locali idonei per l’apertura di studi medici, anche con la collaborazione delle amministrazioni comunali; incentivi economici, anche con la creazione di un apposito fondo regionale, come fatto in altre Regioni (Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Sardegna); ambulatori territoriali temporanei nelle zone scoperte”, conclude Mattia.
Secondo i dati richiamati dalla consigliera, oggi nel Lazio sono in servizio poco più di 4mila medici di medicina generale. Ne servirebbero circa 1.200 in più in tutto il Lazio, 500 solo a Roma e provincia (fonte: Fnomceo e Fimmg).
06 febbraio 2025
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