Asl 1 Abruzzo.Il sostegno psicologico punta alla famiglia

Asl 1 Abruzzo.Il sostegno psicologico punta alla famiglia

Asl 1 Abruzzo.Il sostegno psicologico punta alla famiglia
Si va verso una nuova organizzazione delle consulenze psicologiche, che si traduca in una tutela più incisiva per il singolo e per l’intero nucleo familiare. La nuova organizzazione di lavoro prenderà le mosse da due servizi cardine: il consultorio familiare e l’hospice che intercettano i bisogni delle famiglie in due tappe temporali fondamentali: la prima fase dell’esistenza e quella conclusiva.

Asl 1 Abruzzo.Il sostegno psicologico punta alla famiglia

Si va verso una nuova organizzazione delle consulenze psicologiche, che si traduca in una tutela più incisiva per il singolo e per l’intero nucleo familiare. La nuova organizzazione di lavoro prenderà le mosse da due servizi cardine: il consultorio familiare e l’hospice che intercettano i bisogni delle famiglie in due tappe temporali fondamentali: la prima fase dell’esistenza e quella conclusiva.

Un sostegno psicologico più efficace per la famiglia tramite una maggiore integrazione tra i servizi sanitari.

È questa la nuova impostazione che verrà seguita dalla Asl 1 Abruzzo Avezzano Sulmona L’Aquila per quel che concerne i servizi di psicologia. La riorganizzazione verrà illustrata a Pescina l’1 e 2 marzo prossimi in un convegno dal titolo: “L’integrazione dei servizi sanitari. Il ruolo della psicologia verso una salute di comunità”.  

L’obiettivo è rendere sempre più efficaci le consulenze psicologiche, varando così una rete di tutela più incisiva per il singolo e per l’intero nucleo familiare. Questa nuova organizzazione di lavoro prenderà le mosse da due servizi cardine: il consultorio familiare e l’hospice (presente a Pescina e a L’Aquila) che intercettano i bisogni delle famiglie in due tappe temporali fondamentali: la prima fase dell’esistenza e quella conclusiva. Tramite il nuovo approccio operativo sarà possibile garantire, in modo organizzato e strutturato, il sostegno psicologico facendo in modo che l’evento traumatico non indebolisca la famiglia causandone lo sfaldamento; al contrario occorre agire con strumenti più efficaci per rafforzare la coesione e le potenzialità di tutti i membri che la compongono.

 

19 Febbraio 2018

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