Asl Roma 1, 60 tablet per servizio video interpretariato nella lingua dei segni  

Asl Roma 1, 60 tablet per servizio video interpretariato nella lingua dei segni  

Asl Roma 1, 60 tablet per servizio video interpretariato nella lingua dei segni  
Non si tratta di un tablet di lettura ma un ausilio che permette di comunicare direttamente con i professionisti sanitari tramite un interprete LIS in videoconferenza.  Maselli: “Tasselli importanti nel mosaico delle politiche sociali, andando nella direzione di abbattere le barriere”. Il Dg Quintavalle: “Progetto che ci permette di essere ancora più inclusivi nel rapporto con i nostri pazienti”.

Un ausilio che permette di abbattere le barriere comunicando direttamente con i professionisti sanitari tramite un interprete LIS (Lingua dei Segni Italiana) in videoconferenza. È stato presentato ieri a Roma, nel complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, ‘E-Lisir’, un servizio di videointerpretariato tramite tablet per l’inclusione dei cittadini sordi che accedono ai servizi sanitari. Presenti all’iniziativa l’assessore all’Inclusione Sociale e Servizi alla Persona della Regione Lazio, Massimiliano Maselli, l’onorevole Luciano Ciocchetti, il direttore generale della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle, il direttore del Distretto 1, Elisa Gullino, e Domenico Brocato di Evoluzione L.I.S. Srl – Connecting People.

“Con il Progetto ‘E-Lisir’ si continua nella direzione di una Regione Lazio sempre più inclusiva, che è l’obiettivo che ci siamo posti con il presidente Rocca- commenta in una nota l’assessore Massimiliano Maselli- Giornate come quella di oggi pongono dei tasselli importanti nel mosaico delle politiche sociali, andando nella direzione di abbattere le barriere. L’obiettivo finale è quello di avere una Regione Lazio sempre più vicina ai cittadini e accessibile per tutti, senza alcuna discriminazione”.

Il Dg Giuseppe Quintavalle ha quindi tenuto a ringraziare la Regione Lazio ed Evoluzione LIS srl per questo progetto, che “ci permette di essere ancora più inclusivi nel rapporto con i nostri pazienti, permettendo una comunicazione immediata e più spontanea con le persone affette da sordità 7 giorni su 7 per 24 ore al giorno- ha sottolineato- non solo all’interno dei nostri ospedali Santo Spirito e San Filippo Neri, ma in tutti i punti di accesso sul nostro territorio, perché dobbiamo garantire a tutti, senza distinzione, un’assistenza sanitaria adeguata. Tutte le iniziative che stiamo mettendo in campo vanno nella stessa direzione, quella della presa in cura delle persone”.

In Italia circa 40mila persone usano la lingua dei segni, che – ricorda la nota della Asl – non è una forma abbreviata, semplificata di italiano o una mimica, ma una vera e propria lingua che viaggia sul canale visivo-gestuale, consentendo pari opportunità di accesso alla comunicazione.

11 Marzo 2025

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