Avezzano: ha un malore dopo il parto, ora è in rianimazione. Polemiche sul trasferimento a L’Aquila

Avezzano: ha un malore dopo il parto, ora è in rianimazione. Polemiche sul trasferimento a L’Aquila

Avezzano: ha un malore dopo il parto, ora è in rianimazione. Polemiche sul trasferimento a L’Aquila
Le condizioni della donna, colpita da una patologia neurologica, sono gravi. La stampa locale punta il dito contro la mancanza di neurochirurgia ad Avezzano, ma il dg Tordera replica: “Strumentalizzazioni inaccettabili. La patologia non ha nulla a che fare con la neurochirurgia: la paziente viene trattata con terapia farmacologica ed è stata trasferita al San Salvatore solo per mancanza di posti letto disponibili ad Avezzano”

“La patologia della paziente trasferita dall’ospedale di Avezzano a quello di L’Aquila non era e non è, allo stato attuale, di competenza neurochirurgica; la donna sarebbe stata curata ad Avezzano se vi fosse stata la disponibilità di posti letto nel reparto di rianimazione: le notizie apparse sulla stampa sono quindi un’inaccettabile strumentalizzazione, specialmente laddove si parla di una situazione molto critica, nella quale sia i familiari sia i medici hanno bisogno della massima serenità”. Così il direttore generale della Asl 1 Abruzzo, Rinaldo Tordera, interviene sulle polemiche riguardanti il trasferimento della donna di 32 anni, colpita da un malore venerdì scorso all’ospedale di Avezzano e poi traferita a L’Aquila. Alcune testate locali, infatti, riprendendo le dichiarazioni di alcuni esponenti politici, hanno puntato il dito contro la mancanza di di neurochirurgia ad Avezzano.

“La paziente – precisa Tordera ripercorrendo il caso -, che era ricoverata nel reparto di ginecologia dell’ospedale di Avezzano, ha avuto un problema successivo al parto da cui è scaturita una patologia neurologica la cui terapia, ancora allo stato attuale, è medica e non chirurgica. Al momento del malore che ha colpito la donna, non essendovi posti  liberi nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Avezzano, ne è stato disposto l’immediato  trasferimento  nell’ospedale di L’Aquila dove la paziente è attualmente ricoverata, in condizioni molto gravi, nel reparto di rianimazione, diretto dal prof. Franco Marinangeli, assistita con le migliori cure”.

“Da ciò si evince con chiarezza – sottolinea il manager – che, trattandosi di una patologia neurologica, il neurochirurgo non avrebbe avuto nessun motivo per intervenire. E’ del tutto evidente, quindi che le notizie riportate su questo caso, su una presunta mancanza di assistenza ad Avezzano, sono completamente destituite di fondamento e si prestano a una palese strumentalizzazione. La paziente è stata gestita nel modo migliore dalla ASL, che va intesa come una unica squadra, organizzata per gestire tempestivamente e nel miglior modo possibile tutti i cittadini della provincia”.

09 Maggio 2017

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...