Bimba morta di malaria era stata ricoverata con altri due bambini infetti. Bordon (Apss Trento): “Al momento escludiamo presenza della malattia sul territorio”

Bimba morta di malaria era stata ricoverata con altri due bambini infetti. Bordon (Apss Trento): “Al momento escludiamo presenza della malattia sul territorio”

Bimba morta di malaria era stata ricoverata con altri due bambini infetti. Bordon (Apss Trento): “Al momento escludiamo presenza della malattia sul territorio”
Il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale spiega che sul territorio non si sono registrati altri casi e, al momento, non si evidenzia la presenza di zanzare vettori della malattia. Ma il parassita che ha ucciso la bimba è lo stesso riscontrato su due bambini di ritorno dal Burkina Faso e ricoverati negli stessi giorni di Sofia. Attivate tutte le azioni necessarie per la sicurezza degli ambienti ospedalieri. Zeni: “Piena collaborazione con il ministero della Salute per capire le cause del contagio”.

“Il caso di malaria che ha portato al decesso di una bambina di 4 anni è stato un evento tragico, che mai avremmo voluto accadesse. Ho telefonato ai genitori della bimba, per esprimere tutta la mia solidarietà in questa vicenda drammatica che ha colpito non solo loro, ma tutto il Trentino”. Ad affermarlo è l’assessore alla salute e politiche sociali della Pa di Trento, Luca Zeni, sul caso della bimba morta di malaria.

“Fin da subito – ha proseguito Zeni – l’Azienda sanitaria ha attivate tutte le procedure necessarie ad indagare i possibili fattori che hanno portato al contagio. Le verifiche in questo senso sono tutt'ora in atto e l’Assessorato e l’Apss sono in contatto e collaborazione con il Ministero della Salute, al quale è già stata inviata una relazione sull'iter ospedaliero della bambina. La stessa relazione è stata consegnata anche ai Nas”

Il direttore generale di Apss, Paolo Bordon, ha quindi spiegato che “in chiave preventiva, e come da indicazione dell'Istituto Superiore di Sanità, sono state messe in campo tutte le azioni necessarie a garantire la sicurezza degli ambienti ospedalieri, con la collocazione di trappole per zanzare e disinfestazione”.

“In base ai dati attuali – ha proseguito Bordon – sembra assolutamente plausibile escludere il rischio della presenza della malattia sul territorio trentino; al momento non si sono registrati altri casi”.

Il servizio di sorveglianza entomologica che la Provincia ha attivato in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach “non evidenzia la presenza in Trentino di zanzare appartenenti alle specie note per essere vettori della malattia”.
 
Se il parassita non è stato al momento riscontrato nella struttura, non vuol dire però che non ci sia stato in passato. Secondo quanto riferito dall'Ansa, la direttrice dell'Unità operativa di Pediatria dell'ospedale di Trento, Nunzia Di Palma, avrebbe infatti dichiarato che il parassita che ha causato la malaria a Sofia, la bimba trentina di 4 anni morta a Brescia, dopo il ricovero a Trento, è lo stesso che aveva fatto ammalare i due bambini di ritorno dal Burkina Faso che erano in pediatria a Trento negli stessi giorni della piccola.
 
Prima del ricovero per malaria, infatti, Sofia era stata ricoverata prima per diabete a Portogruaro e a Trento, poi era tornata in quest'ultimo ospedale, dove una prima volta le era stata diagnosticata una faringite e infine la malaria, fatale poco dopo il trasferimento a Brescia. Ancora da capire, però, come è avvenuto il contagio.

06 Settembre 2017

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