Calabria. Convenzione con l’Agenas. Scura fa un passo indietro

Calabria. Convenzione con l’Agenas. Scura fa un passo indietro

Calabria. Convenzione con l’Agenas. Scura fa un passo indietro
Il passo indietro sarebbe contenuto in una lettera che i commissari hanno inviato alla Regione avanzando “un'altra ipotesi di lavoro” per l’attuazione del Piano di rientro rispetto alla contestata convenzione con l’Agenas. Per il Delegato regionale alla sanità, Franco Pacenza, la lettera “conferma la confusione e l'approssimazione" di Scura e Urbani "nel procedimento proposto”.

"La nota di Scura ed Urbani, in merito alla vicenda della convenzione onerosa con Age.na.s conferma la confusione e l'approssimazione nel procedimento proposto. Non esiste, infatti, l'istituto della sospensione in un atto amministrativo come questo. Quanto al merito, è la stessa nota dei Commissari a confermare che non è necessaria l'attivazione di alcuna convenzione onerosa con Age.na.s e, quindi, che erano giuste le valutazioni fatte dalla Regione, visto che sono i commissari stessi ad avanzare un'altra ipotesi di lavoro”. Con queste parole, espresse in una nota, il Delegato del Presidente della Regione per la sanità, Franco Pacenza annuncia il passo indietro che il Commissario e il subcommissario per il Piano di rientro nella sanità, Massimo Scura e Andrea Urbani, avrebbero deciso di fare dopo le polemiche sollevate dalla convenzione che avevano firmato con l’Agenas. Passo indietro contenuto in una lettera che Scura e Urbani avrebbero inviato alla Regione ma di cui non è stato reso noto il testo.

“Nella stessa nota i Commissari si avventurano in valutazioni e riferimenti che nulla hanno a che vedere con i compiti della gestione commissariale”, aggiunge Pacenza nel commentare l’episodio ed evidenziando che “la Regione è impegnata, per come confermano i diversi atti amministrativi e le diverse procedure attivate, ormai prossime al completamento, nella riorganizzazione del complesso dei Dipartimenti e della burocrazia regionale, con priorità assoluta del Dipartimento ‘Tutela della Salute’”.

16 Maggio 2016

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