Chirurgia della mano. A Pordenone il primo innesto osseo da donatore cadavere

Chirurgia della mano. A Pordenone il primo innesto osseo da donatore cadavere

Chirurgia della mano. A Pordenone il primo innesto osseo da donatore cadavere
Il paziente aveva subito un grave trauma da schiacciamento con amputazione traumatica, con una perdita di sostanza ossea non ricostruibile e troppo estesa perché si potessero utilizzare le protesi attualmente in commercio. Dopo l’intervento, nel migliore dei risultati sarà possibile restituire un movimento valido, quasi completo, al 2° raggio della mano destra.

E’ stato eseguito, per la prima volta, nella SC di Chirurgia della mano dell’Ospedale di Pordenone, diretta da Alberto De Mas, un innesto osseo da donatore cadavere di un'articolazione completa di capsula e legamenti. “L'innesto da donatore cadavere è stata una strada inevitabile da percorrere in quanto nulla di commerciale era in grado di riparare la lesione”, spiega De Mas in una nota diffusa dalla Aas 5 Friuli Occidentale.

Il paziente sottoposto ad intervento, aveva subito qualche mese fa un grave trauma da schiacciamento con amputazione traumatica, non recuperabile, del 5° dito, una decapitazione del 4° raggio a livello dell'articolazione metacarpo falangea cioè alla base del dito, con una estesa perdita di sostanza ossea non ricostruibile né in acuto né a distanza di tempo in quanto troppo estesa perché si potessero utilizzare le protesi attualmente in commercio.

L'intervento è stato eseguito da Giorgio Udali dell’equipe di Chirurgia della mano di Pordenone, che ha preso in carico il paziente a partire dal giorno in cui subì il trauma.

Per bonificare la sede della lesione che presentava un’estesa mortificazione dei tessuti, è stato applicato, per 4 mesi, uno spaziatore di cemento opportunamente modellato.

La banca dei tessuti ha procurato un'articolazione del piede e modellando in modo adeguato le superfici ossee è stato possibile fissare con viti l'innesto.

Ora la mobilità dell'articolazione dipenderà dal recupero funzionale dei tendini, dalla prevenzione dell'edema post chirurgico e dalla riabilitazione.

“L'innesto potrà dare segni di consolidazione non prima di 4 – 6 mesi. Nel migliore dei risultati sarà possibile restituire un movimento valido, quasi completo, al 2° raggio della mano destra del paziente. Seguiremo l'evoluzione della consolidazione con delle radiografie a distanza di 40 – 90 giorni”, conclude il Direttore della SC di Chirurgia della mano di Pordenone.

29 Maggio 2019

© Riproduzione riservata

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...

Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale
Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali....

Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale
Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale

La Conferenza delle Regioni ha approvato la proposta che riguarda il riparto della “quota premiale” relativa al 2025 del Fondo Sanitario Nazionale e introduce per la prima volta i criteri...