Chirurgia urologica robotica. L’Ospedale Pederzoli guida la casistica nel Nord-Est

Chirurgia urologica robotica. L’Ospedale Pederzoli guida la casistica nel Nord-Est

Chirurgia urologica robotica. L’Ospedale Pederzoli guida la casistica nel Nord-Est
Grazie al sistema robotico Da Vinci Single Port effettuati nella struttura di Peschiera del Garda interventi di nefrectomia parziale e prostatectomia radicale con minor dolore post-operatorio, tempi di degenza più brevi e un rapido ritorno alla quotidianità

L’Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda (Verona) segna un nuovo traguardo nella chirurgia urologica robotica: sotto la guida del Dott. Gaetano Grosso – direttore dell’Unità Operativa di Urologia – è stata eseguita con successo la prima casistica nel Nord-Est di nefrectomia parziale e prostatectomia radicale utilizzando il sistema robotico Da Vinci Single Port, la piattaforma tecnologica più innovativa attualmente disponibile per la chirurgia mininvasiva.

Si tratta di una serie di interventi eseguiti su pazienti affetti da tumori prostatici e renali – complessivamente 15 di cui 9 per tumore alla prostata e 6 per tumore al rene – nei quali l’equipe ha potuto operare attraverso una singola incisione di circa 2,5cm, generalmente a livello sotto-ombelicale, garantendo minor dolore post-operatorio, tempi di degenza più brevi e un rapido ritorno alla quotidianità, con risultati oncologici e funzionali eccellenti.

Il nome Single port della nuova piattaforma robotica sta ad indicare la rilevante novità di limitare il numero degli accessi al paziente, passando da una media di 4/7 (multi-port) a uno singolo (single-port) grazie all’unico braccio robotico che incorpora una telecamera 3D ad alta definizione – endoscopio flessibile che restituisce immagini per ottenere una visione completa delle strutture anatomiche durante l’intervento – e tre strumenti articolati. Fino ad ora, infatti, la chirurgia robotica si è strutturata sfruttando diversi punti d’accesso da cui far passare le braccia chirurgiche del robot, lo strumento ottico e gli strumenti degli assistenti al tavolo chirurgico. Questo nuovo approccio dunque è particolarmente indicato per interventi in spazi anatomici ristretti, come ad esempio quelli del distretto urologico, e offre vantaggi in termini di minore trauma tissutale e migliore resa estetica.

“Grazie all’utilizzo di questa tecnologia particolarmente avanzata – dichiara Gaetano Grosso – abbiamo la possibilità di intervenire con estrema precisione, riducendo al minimo l’invasività e dunque migliorando ulteriormente sia la presa in carico dei pazienti che i risultati degli interventi limitando il rischio di complicanze post-operatorie. L’impiego del Single Port – prosegue Grosso – rappresenta una vera rivoluzione tecnologica e siamo particolarmente orgogliosi che l’Ospedale Pederzoli sia tra i centri pionieri in Italia e il primo in Veneto ad applicare questa tecnologia in ambito urologico.”

Nei prossimi giorni l’innovativa piattaforma robotica sarà utilizzata all’Ospedale Pederzoli oltre che in urologia anche ad altre specialità che oggi sfruttano marginalmente i benefici della chirurgia robotica tradizionale.

20 Maggio 2025

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