Cisl Medici: “La Asl utilizza medici precari e non adeguatamente formati nei Pronto Soccorso ospedalieri”

Cisl Medici: “La Asl utilizza medici precari e non adeguatamente formati nei Pronto Soccorso ospedalieri”

Cisl Medici: “La Asl utilizza medici precari e non adeguatamente formati nei Pronto Soccorso ospedalieri”
”L’Azienda sanitaria di Trento propone ai medici appena diplomati il conferimento di lavoro precario nei pronto soccorso ospedalieri, dove dovrebbe lavorare, a nostro giudizio, solo il miglior personale della dirigenza medica viste le prestazioni complesse a cui sono adibiti tali professionisti per salvare vite umane” afferma il segretario generale Cisl Medici del Trentino, Nicola Paoli.

"Cisl medici prende atto che, con lettera protocollata del 9 aprile 2019 a tutti i medici di medicina generale, l'Azienda sanitaria di Trento propone ai medici appena diplomati per stare nelle sedi di guardia e successivamente fare i medici di base, al contrario, il conferimento di lavoro precario della durata di un intero anno, nei pronto soccorsi ospedalieri, compresi quelli senza punto nascita, dove dovrebbe lavorare, a nostro giudizio, solo il miglior personale della dirigenza medica viste le prestazioni complesse a cui sono adibiti tali professionisti per salvare vite umane". È quanto si legge in una nota del segretario Cisl Medici del Trentino, Nicola Paoli.
 
"Avvisiamo quindi tutta la popolazione – prosegue la nota -, soprattutto quella delle Valli che, contrariamente a quanto pubblicizzato dalla Provincia, rimarranno chiuse dieci sedi di guardia medica per mancanza di medici, mentre nei pronto soccorsi ospedalieri periferici verranno impiegati non solo dirigenti medici che si sono formati dopo almeno cinque anni di specializzazione nel campo dell'Emergenza/Urgenza, ma anche medici di guardia senza alcun curriculum specifico .Nella speranza che quelli che accetteranno Trento non vengano poi dirottati, come accade dall'anno scorso, presso le carceri di Trento".
 
"La Provincia, inoltre, scavalca e nega in Trentino anche la norma dell'Accordo Nazionale della medicina generale che permette solo ai professionisti titolari di guardia a tempo indeterminato di lavorare in PS ma solo dopo aver effettuato un Corso specifico nella Urgenza/Emergenza, con tanto di diploma, per potersi prendere cura dei nostri cittadini. Qui i nostri cittadini – conclude la nota – sono discriminati ai sensi dell'art.32 della Costituzione".

09 Aprile 2019

© Riproduzione riservata

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...

Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale
Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali....

Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale
Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale

La Conferenza delle Regioni ha approvato la proposta che riguarda il riparto della “quota premiale” relativa al 2025 del Fondo Sanitario Nazionale e introduce per la prima volta i criteri...