Crob. Il Dg Bochicchio si dimette: “Così che la nuova Giunta possa nominare qualcuno di sua fiducia”

Crob. Il Dg Bochicchio si dimette: “Così che la nuova Giunta possa nominare qualcuno di sua fiducia”

Crob. Il Dg Bochicchio si dimette: “Così che la nuova Giunta possa nominare qualcuno di sua fiducia”
Le motivazioni del Direttore Generale in una lettera aperta al personae dell’Istituto e ai cittadini della Basilicata. “Non lascio la nave in balia delle onde né la lascio per le criticità. Anche sul versante del riconoscimento del carattere scientifico vorrei ricordare che i requisiti posti dal Ministero della Salute non sono mai stati così stringenti come ora. La mia scelta è un altro atto d’amore verso il Crob”.

Il direttore generale dell’Irccs Crob Giovanni Battista Bochicchio alla vigilia dell’ufficialità delle sue dimissioni dalla guida dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico lucano, che avranno decorrenza da lunedì 12 agosto prossimo, invia una lettera aperta a tutto il personale dell’Istituto e a tutti i cittadini della Basilicata per fare chiarezza sulla sua scelta. “Non lascio la nave in balia delle onde né la lascio per le criticità che sono state evidenziate in questi giorni attraverso gli organi di informazione. Anche sul versante del riconoscimento del carattere scientifico vorrei ricordare che i requisiti posti dal Ministero della Salute sono cambiati in conseguenza dell’elevato numero di Irccs sul territorio nazionale e non sono mai stati così stringenti come ora. La mia scelta è un altro atto d’amore verso il Crob affinché la giunta possa stabilire un giusto rapporto fiduciario con chi sarà chiamato a sostituirmi”. Bochicchio, infatti, era stato nominato direttore generale dalla passata giunta.

“Un pensiero affettuoso lo dedico a tutto il personale per l’accoglienza a me riservata all’indomani della mia nomina e per tutto il periodo di permanenza al Crob. Ieri – conclude la lettera di Bochicchio – nel corso dell’ultimo collegio di direzione ho detto a tutti i primari e dirigenti presenti che non siamo nella condizione di poter invecchiare e che abbiamo la necessità di avere tutti almeno dieci anni in meno per recuperare l’entusiasmo e la voglia di aprirci sempre a nuovi orizzonti. Possiamo decidere di invecchiare solo ad opera compiuta e cioè quando sarà possibile passare il testimone a chi sarà destinato a continuare la nostra opera. Buona fortuna a tutti”.

09 Agosto 2019

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