Le dichiarazioni rilasciate dal consigliere Piero Maieli (FI), veterinario, nella seduta congiunta delle Commissioni Salute ed Agricoltura, secondo il quale la Regione avrebbe perso tempo sulla gestione dell’epidemia a differenza della Lombardia, suscitano la replica del Vice Presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Frau (Uniti per Alessandra Todde), specialista in Igiene e Medicina Preventiva.
“La Regione Sardegna – afferma a Quotidiano Sanità il Vice Presidente Frau – non ha tergiversato ed ha idee molto chiare sulla gestione della Dermatite nodulare dei bovini, certamente più del consigliere di Forza Italia Piero Maieli, che tenta forse di lucrare qualche briciola di consenso con dichiarazioni disfattiste senza alcuna proposta concreta”.
“Facciamo dunque chiarezza – prosegue il medico specialista -: giova ricordare che la Regione ha agito con prontezza sin dall’inizio, ricevendo pubblicamente l’apprezzamento del Ministero e della Commissione Europea per aver avviato immediatamente il meccanismo di vigilanza sanitaria in seguito alla conferma del primo caso sospetto ed avendo istituito le zone di sorveglianza prescritte dalla legge nelle aree in cui sono stati riscontrati i focolai. Sono state inoltre chieste ed ottenute rassicurazioni concrete da Roma e Bruxelles sull’acquisto dei vaccini e la copertura delle perdite derivanti dal blocco delle movimentazioni, dalla perdita di capi malati e dagli abbattimenti, purtroppo imposti dalle regolamentazioni sovraordinate”.
“Il consigliere Maieli dovrebbe sapere, essendo un veterinario, che la gestione della Lumpy Skin Disease come le altre malattie elencate dai Regolamenti Europei in Lista A, è coordinata dal Ministero della Salute attraverso l’Unità di Crisi Centrale che emana precise direttive e disposizioni all’Autorità Competente Regionale e Locale in ottemperanza a quanto previsto dai Regolamenti Europei; la Regione Sardegna è stata chiamata quindi ad adempiere a quanto disposto dalla Unità di Crisi Centrale e a quanto previsto nel Manuale Operativo all’interno del Piano di Emergenza Nazionale. L’Unità di Crisi Centrale del Ministero, coadiuvata dal parere del Centro di Referenza Nazionale di Teramo, sia nella seduta del 23 Giugno che in quella del 30 Giugno “ha confermato la necessità di attuare una strategia di vaccinazione come unica possibilità di gestione della malattia”, con la prevista vaccinazione di tutti i bovini presenti nell’isola e lo stamping out massivo dei capi all’interno dei focolai”.
“L’Assessorato regionale della Sanità si è dunque attivato ancora una volta presso il Ministero facendo presenti le oggettive difficoltà tecniche connesse agli abbattimenti in massa, stante la mancanza in Sardegna di un adeguato impianto di smaltimento e sollecitando l’emissione di un protocollo di gestione per il trasferimento extra regione dei capi abbattuti, giunto agli uffici dell’Assessorato pochi giorni fa. E’ stata quindi richiesta immediatamente ad Ares l’indizione di una gara tra le ditte interessate allo smaltimento. Non è stato dunque perso tempo, come lascia intendere l’esponente di Forza Italia, ed anzi sono state tempestivamente adottate tutte le misure prescritte dalle norme nazionali e dai regolamenti europei al fine di eradicare il prima possibile la malattia nella nostra isola”.
“Il consigliere Maieli se ne faccia una ragione: l’unico modo che abbiamo in Sardegna per arginare il virus e consentire prima possibile la commercializzazione dei bovini a vita è estinguere i focolai, effettuare una vaccinazione di massa e la profilassi diretta (lotta all’insetto vettore) al fine di facilitare l’attivazione delle deroghe previste in questi casi e consentire una negoziazione incalzante e positiva con Ministero e Commissione Europea. E’ veramente imbarazzante che un esponente politico che fa parte della stessa coalizione del Ministro della Salute che sta coordinando l’emergenza possa cavalcare un normale malcontento in situazioni così delicate anziché collaborare a trovare soluzioni alle criticità che sicuramente investono in questo momento il comparto bovino sensibilizzando lo stesso Ministro a prendere atto della particolare situazione della Sardegna” conclude Frau.
Elisabetta Caredda