Donazione di organi: a Roma l’assenso sulla carta di identità

Donazione di organi: a Roma l’assenso sulla carta di identità

Donazione di organi: a Roma l’assenso sulla carta di identità
Il Consiglio comunale ha approvato la proposta che prevede per i maggiorenni la possibilità, al momento di richiedere il documento di identità, di indicare il proprio assenso alla donazione di organi e tessuti. Roma è il primo Comune italiano a proporre l'attivazione della procedura.

Il Consiglio del Comune di Roma ha dato indirizzo al sindaco e alla giunta comunale di operare affinché vengano attivate le convenzioni con le Asl affinché il cittadino maggiorenne, nel momento di chiedere il rilascio della carta di identità presso gli uffici dell’Anagrafe, possa manifestare la volontà di donazione di organi e tessuti, che verrà poi inviata dal Comune alle Asl. È quanto prevede la proposta n. 73 approvata dal Consiglio Regionale lo scorso lunedì.

In questo caso, tra i dati anagrafici del cittadino stampati sulla carta di identità, comparirà anche la dicitura “donatore di organi e tessuti”.
La proposta, che porta la firma dei consiglieri del Pd Paolo Masini, Monica Cirinnà, Dario Nanni, Daniele Ozzimo, Fabrizio Panecaldo e Massimiliano Valeriani, nasce con l’obiettivo di permettere una “più rapida individuazione dei donatori e snellisce l’iter nei casi di somma urgenza”. Tenuto conto del decreto del ministero della Salute dell’11 marzo 2008 di integrazione del decreto 8 aprile 2000 sulla donazione prevedendo che le dichiarazioni di volontà potessero essere rese anche ai “Comuni, singoli od associati, previa convenzione con l'azienda unità sanitaria locale territorialmente competente”.

Il testo della proposta sottolinea che la volontà “potrà essere revocata dal cittadino in qualsiasi momento recandosi presso gli Uffici Anagrafici del Comune e chiedendo la cancellazione della dicitura e la contestuale comunicazione alle Asl e ai centri di riferimento regionali per i trapianti”.

L’atto, ha spiegato l’ufficio stampa del Consiglio, è ora all’esame degli uffici competenti per verificare la compatibilità con la normativa in materia.

 

10 Novembre 2010

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