Farmaci e sangue nelle isole grazie ai droni. Asp Messina avvia servizio

Farmaci e sangue nelle isole grazie ai droni. Asp Messina avvia servizio

Farmaci e sangue nelle isole grazie ai droni. Asp Messina avvia servizio
Il Dg Cuccì: “Un passo avanti concreto per la sanità delle Isole Eolie, dove l’accessibilità dipende da collegamenti marittimi soggetti a meteo, orari e possibili sospensioni. Un progetto che migliora la capacità di risposta nelle urgenze” e “tutela la sicurezza dei pazienti”. I dati forniti dalla start up sviluppatrice mostrano una riduzione dell’80% dei tempi di trasporto e di oltre il 40% dei costi diretti rispetto ai mezzi convenzionali.

Sono pronti a partire dall’Azienda Provinciale di Messina, più precisamente dal SIMT, Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) dell’Ospedale di Patti, i droni che trasporteranno farmaci, sangue ed emocomponenti nei territori più difficili da raggiungere, come isole o zone montane. L’iniziativa, sperimentata per la prima volta in Italia, rientra nel più ampio piano di innovazione tecnologica e di telemedicina promosso dall’Azienda sanitaria e dal suo Direttore generale, Giuseppe Cuccì, che mira all’impiego delle nuove tecnologie per ridurre distanza fra la sanità e pazienti, e, più specificamente in questo caso, a ridurre le disuguaglianze di accesso ai servizi sanitari tra la costa e le isole. Coordinata dal Direttore del SIMT di Patti e Capo Dipartimento dei Servizi, Gaetano Crisà, e sviluppata dalla ABzero, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’idea nasce dall’esigenza di garantire la tempestiva disponibilità di emocomponenti per i pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie insulari.

Dopo una prima fase sperimentale, si è proceduto con i test, che hanno dato ottimi risultati. Collaudato a settembre, ora è pronto per partire.

“Il trasporto è ufficialmente autorizzato dall’ENAC – spiega in una nota il Dg Giuseppe Cuccì – e utilizza una serie di strumenti altamente sofisticati ma facilmente utilizzabili, che noi vorremo impiegare non solo in situazioni di emergenza ma anche ordinarie”. Mettendo a disposizione del servizio pubblico una tecnologia che accelererebbe tempi e riduzione di costi senza termini di paragone. “L’attivazione prossima del trasporto di sangue e farmaci con droni tra l’Ospedale di Patti e l’Ospedale di Lipari rappresenta un passo avanti concreto per la sanità delle Isole Eolie. Siamo soddisfatti perché, in un’area dove l’accessibilità dipende da collegamenti marittimi soggetti a meteo, orari e possibili sospensioni, i droni riducono sensibilmente i tempi di consegna e aumentano l’affidabilità del servizio. Questo progetto migliora la capacità di risposta nelle urgenze, tutela la sicurezza dei pazienti e integra in modo efficiente la logistica sanitaria esistente, nel pieno rispetto degli standard di sicurezza e delle norme vigenti.” Mai più isole senza medicine, dunque.

Ma come funziona? Dotati di capsule intelligenti (“Smart Capsule”), totalmente automatizzate e tracciabili che consentono il monitoraggio in tempo reale di temperatura, umidità, vibrazioni e integrità del contenuto, i droni riescono a trasportare il materiale sanitario garantendo il rispetto delle norme di sicurezza e qualità previste per gli emocomponenti e contemporaneamente consentendo un sensibile risparmio in termini di tempo e costi. Stando ai dati forniti dalla start up sviluppatrice, il sistema consente una riduzione dell’80% dei tempi di trasporto e una diminuzione dei costi diretti di oltre il 40% rispetto ai mezzi convenzionali. Basti pensare che la prima rotta sulla quale sono state condotte le prove di volo, la Patti – Vulcano – Lipari, lunga circa 37 chilometri, è stata percorsa in soli 27 minuti. Non è difficile immaginare quanto questo ausilio potrebbe essere rivoluzionario per il nostro Servizio sanitario nazionale.

“I risultati ottenuti a Patti rappresentano una prima assoluta nel panorama nazionale – spiega Gaetano Crisà – dimostrando che il trasporto biomedicale tramite droni è tecnicamente sicuro, economicamente sostenibile e clinicamente utile”. L’unico esperimento prima di questo “sorvolando però un centro abitato, è stato condotto a Londra, da un ospedale all’altro: 5 minuti di volo rispetto a un’ora e mezza su gomma”, prosegue. La differenza in termini di efficienza e soprattutto di vite salvate è impareggiabile”. Inoltre, “la piattaforma “Smart Capsule” potrà essere integrata anche su mezzi terrestri o elicotteri, creando un ecosistema logistico multimodale per l’intera rete sanitaria messinese”.

In sostanza, conclude Cuccì: “L’intento è trasformare la cultura del drone, che ora vediamo utilizzata come strumento di guerra e di morte, in strumento di pace, salute e solidarietà umana”.

24 Ottobre 2025

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